Renault per Buemi e Suttil. Trulli non si pensiona

di gianni puglisi 3


Pausa estiva, motori spenti e caschi appesi, ma il mercato piloti parla ancora di se, anche se i top team hanno confermato la loro linea di conducenti per l’anno avvenire, la Renault ed il pilota Petrov hanno tutti i requisiti per mischiare ancora le carte con i piloti militanti nelle squadre di centro.

Sebastian Buemi è tra i nomi comparsi per sostituire Vitaly nel team francese, ma lo svizzero felice di rimanere a Faenza è stato ulteriormente riconfermato dalla sua squadra e dalla Red Bull: “ La Red Bull mi ha aiutato in passato e mi aiuta ancora, per questo voglio rimanere ancora con loro”.

Adrian Suttil vive una situazione non molto facile, perché in passato il suo team era al centro di critiche per via di debiti che il proprietario Mallya non riusciva a togliersi da dosso. Il team indiano è cresciuto e quando i costi in F1 si abbasseranno sicuramente in Force India si avrà più agevolazione a lavorare con un basso budget, ma Adrian è un pilota promettente e non vuole firmare un contratto triennale con una macchina che non garantisce una seria evoluzione:”Sono felice di stare in Force India, ma io voglio andare avanti. I top team sono completamente chiusi, quindi è difficile trovare un posto”.

Sono solo voci quelle che indicano Jarno Trulli prossimo al pensionamento….


E’ vero il pilota di Pescara sta attraversando una stagione difficilissima dopo aver raccolto la nuova sfida con la Lotus, ma Jarno non ha intenzione di gettare la spugna, ma attende con pazienza i progressi del proprio team:”Quest’anno è stato difficile per me accettare questa situazione, ma il 2011 sarà migliore. La Lotus ha dei programmi a lungo termine”.

Commenti (3)

  1. Sebastiano Cucè ha dato prova di alto giornalismo con la frase “La Lotus ha dei programmi a lunghi termini””. Mamma mia che orrore! Nemmeno alle elementari si leggono degli strafalcioni del genere!

  2. grazie per la segnalazione Hilo. Se tu fossi un consueto lettore ti accorgeresti che anche le grandi testate giornalistiche commettono frequentemente errori. E’ normale sbagliare, ma criticare gli altri con rabbia è triste. Ciò che conta è l’imparare i propri errori e non scrivere assurdita in termini di contenuti. W l’informazione!!!

  3. Le grandi testate composte da giornalisti seri, non cancellano mai i commenti!
    Magari correggere la frase “Ciò che conta è l’imparare i propri errori e non scrivere assurdita in termini di contenuti ” non sarebbe nemmeno male…

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