Mercato dell’auto: in Italia, Giappone ed U.S.A. è crisi nera

di Redazione 2

Viviamo tempi non certamente floridi sotto il punto di vista dell’economia generale, e anche il mercato dell’auto inizia ad accusare il colpo in mezzo mondo.

Stiamo infatti parlando di un marzo (per non dire un 2008) se non proprio nero almeno grigio scuro per quanto concerne le vendite in paesi importanti come Italia, Giappone e Stati Uniti d’America, dove la crisi relativa all’esorbitante prezzo del petrolio e qualche altra “mazzata” locale hanno fatto sì che si vendessero pochissime automobili.

Nel nostro paese i non felici dati sono esattamente questi: a marzo 2008 un crollo del 18,76% con 212.326 nuove auto immatricolate, contro le 261.370 di un anno fa.


In U.S.A. non se la passano sicuramente meglio, si parla infatti del peggior periodo per il mercato dell’auto dal 1993 ad oggi. Alcuni dati significativi sono quelli di GM, che ha visto le sue vendite scendere del 19,2% rispetto all’anno precedente, Ford che ha subito un calo annuale del 14% e Chrysler con un tuonante -19% siglato nel marzo di quest’anno rispetto a quello del 2007.

Infine, calice amarissimo da bere per il Giappone, protagonista del peggior periodo per il mercato dell’auto da 33 anni ad oggi. Per il periodo del sol levante, escluso qualche segnale positivo per quanto concerne le minicar, significativi i dati di Toyota (-10%), Nissan (-4%) ed Honda (-3%).

La situazione è grave, e quasi inutile dire che per i mesi che stanno per arrivare non si preannuncia nulla di buono. Noi, dal canto nostro, non possiamo che incrociare le dita e sperare che il mercato automobilistico, supportato da qualche positivo sbalzo dell’economia generale, possa tornare a crescere quanto merita.

Dati italiani: ANSA

Commenti (2)

  1. Chi non desidera cambiare la sua vecchia auto? Quanti possono permetterselo? Io no. Dopo 20 anni di lavoro alla A.S.L. percepisco uno stipendio di 1120 euro. Gli eventuali incentivi statali non mi risolverebbero niente. Probabilmente mi tasseranno per tentare di risolvere un fallimento totale del settore auto. Senza la giustizia sociale sarà un miracolo se riuscirò a salvare la casa e appena si fermerà la mia vecchia 500,andrò a piedi. Cordiali saluti.

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