Ford Fiesta ST, il test drive di UltimoGiro

di gianni puglisi Commenta

L’ultima volta che abbiamo provato una ST dell’Ovale Blu eravamo sull’ex circuito di Formula 1 di Brands Hatch nel Kent (U.K.) dove ci siamo divertiti con la Ford Focus ST. Grazie a Ford Italia, però, abbiamo potuto provare anche l’altra ST della casa di Dearborn. La piccolina sportiva e cioè la Ford Fiesta ST.

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La prova è stata possibile anche grazie alla concessioria Varco di Milano, punto di riferimento per il marchio statunitense nel capoluogo meneghino, con la quale ci dobbiamo complimentare per la cura che ha nella preparazione delle vetture per le nostre prove. Le automobili Ford curate dal personale della Varco sono sempre perfette.

Della Ford Fiesta ST avevamo già parlato anche se limitandoci a elogiarne caratteristiche tecniche, dotazioni standard e optional. Sulla carta, infatti, la piccolina dell’Ovale si mostrava grintosa. Forse anche troppo.

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Sprigionare 182 cavalli da un motore 1.6 e raggiungere una velocità massima di 220 Km/h ci sembrava un po’ eccessivo per una “macchinina” coma la Fiesta. Il lavoro svolto dagli ingegneri Ford, però, è di tutto rispetto. Tutta questa potenza si gestisce piuttosto bene se si usa la testa e non chiede alla Fiesta ST più di quanto non possa offrire.

Partiamo, infatti, da un presupposto. Non bisogna pensare di guidare la Fiesta ST pensando di stare al volante della sua sorella maggiore, la Focus ST. Si rischierebbe di chiedere troppo alla “piccolina”. Messa da parte questa considerazione, diciamo qual è la cosa che più ci è piaciuta della piccola per grandi piloti. La Fiesta ST ha un impianto frenante da sogno rispetto al modello tradizionale. L’accoppiata ABS-EBD garantiscono un controllo ottimo in fase di arresto. L’EBA, poi, aiuta la fermata in casi di emergenza. Il sistema è in grado di rilevare la pressione applicata al freno e, se ritenuto necessario, l’aumenta.

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Dopo aver provato la Focus ST (una bella bomba), la Fiesta ST non può che essere considerata come una divertente macchinina che, però, può far divertire quanto basta il guidatore di turno e un suo accompagnatore. Si, solo questi due perché il guidatore e il passeggere di fianco a lui sono coloro i quali possono stare davvero al massimo della comodità nella Fiesta ST. I sedili avvolgenti Recaro in pelle parziale sono quanto di più comodo Ford potesse scegliere per questa vettura. Oltre ad essere davvero comodi, come appena detto, riescono a tenere perfettamente fermi gli ospiti della prima linea dell’abitacolo anche nei rapidi cambi di direzione. Diversa storia per chi alloggia sul sedile posteriore.

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Adatto per tre persone, ma molto meglio se occupato solo da due, non è il massimo della comodità a causa della rigidità della vettura e della selleria posteriore stessa. Se a questo si aggiunge la linea della vettura con finestrini piccoli e stretti nella zona posteriore, chi si accomoda in seconda linea si trova in uno spazio che alcuni potrebbero considerare al limite del claustrofobico. Situazione accentuata dall’accessibilità all’abitacolo della Fiesta ST che è una tre porte.

La Ford Fiesta ST è, infatti, un’automobile sportiva e, pertanto, non proprio adatta ad ospitare cinque persone specie in lunghi tragitti. Si tratta di una vettura che può, invece, rendere felice il suo guidatore e al massimo il suo accompagnatore di fianco. Questo, però, non toglie il fatto che questa vettura sia adatta anche per piccoli viaggi visto il bagagliaio piuttosto capiente per il tipo di macchina.

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Non abbiamo notato differenze, infatti, tra il bagagliaio della Fiesta ST e della Fiesta “tradizionale” già provata. Questo lascia intendere che, qualora ci si accontenti di viaggiare sul sedile posteriore, si potrebbe davvero portare in giro una famiglia.

Il target di utenza, però, è del tutto diverso da quello di una famiglia. La Fiesta ST colpisce soprattuto giovani uomini dai 18 ai 28 anni o poco più amanti di linee sportive, aggressive, delle accelerazioni, degli pneumatici che fischiano e degli scarichi luccicanti e sopratutto rumorosi. Tutte caratteristiche che rientrano nella Fiesta ST. Far fischiare le gomme della piccola ST è infatti piuttosto semplice anche se questo non significa che la vettura non sia ben piantata a terra. L'”effetto fischio” in situazioni estreme, infatti, ci è sembrato quasi favorito dal disegno del battistrada.

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La sportività della vettura si nota, in negativo, soprattutto in città. Come tutte le vetture sportive la rigidità dell’assetto aumenta i sobbalzi causati dai tipici fondi lastricati o sconnessi cittadini. L’agilità, sempre in città, non è delle migliori con la Fiesta ST che ha un’angolo di sterzata tipico delle sportive. Dimenticate agevoli inversioni a “U” da city car o da Fiesta tradizionale. La Fiesta ST è fatta per correre e divertirsi e non per fare la spesa da una parta all’altra della città immersi nel traffico.

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Questa vettura è fatta per le accelerazioni e la velocità, come ricorda lo “spoilerino”. Non per questo, però, significa che i consumi siano da supercar. La Fiesta ST riesce a offrire prestazioni e divertimento senza però diventare una consumatrice compulsiva di carburante. Anche grazie a tecnologie presenti sui modelli dotati di badge Econetic come l’indicatore di cambio marcia. Se non spremuta, ma usata con dolcezza la Fiesta ST non è un problema per il portafogli del suo proprietario. A proposito di tecnologia, poi, sono da lodare il SYNC con Emergency Assistance, il sistema di navigazione integrato e la telecamera posteriore per l’aiuto in retromarcia. Caratteristiche che, per qualità, sembrano uscite da una vettura del segmento premium. Tutte davvero ottime.

Per il modello oggetto del test drive bisogna spendere circa € 24000. Non pochi considerando il segmento e che la vettura non è “riciclabile” facilmente nell’ottica di un utilizzo familiare. Ancora, non pochi considerando che con circa € 2000 in più si può optare per una Focus full optional o quasi da 125 CV. Tutto, però, dipende dal gusto dell’utente al quale, se vuole divertirsi, consigliamo la piccolina di casa Ford.

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