Svolta elettrica in Italia. I nuovi edifici tutti con ricarica

di Daniele Pace Commenta

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Il 2018 sarà l’anno dell’elettrico, anche se la norma che prevede postazioni di ricarica per i nuovi edifici sarebbe dovuta scattare già tre anni fa. Lentezze italiane, ma dal 1 gennaio, tutti i nuovi immobili, e quelli che subiscono ristrutturazioni di una certa rilevanza, dovranno dotarsi di stazioni di ricarica per le auto a motore elettrico. Questa norma, almeno nell’attuazione, era attesa da moltissimo tempo. Infatti fu approvata già nel 2001, nel D.P.R. n. 380 del 6 giugno quando fu redatto il Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. Poi ci furono delle modifiche apportate nel Decreto legislativo n. 257/2016, ma i regolamenti, da parte delle varie amministrazioni comunali, avrebbero dovuto essere stati scritti e applicati già un paio d’anni prima, il 1 giugno del 2014. Ma dopo anni di ritardo sembra che sia giunto il momento della verità, per l’elettrico italiano. Non dovrebbero più esserci ostacoli ad una normativa che farà fare certamente un salto di qualità al paese in termine di ambiente e futuro tecnologico.

L’Italia è ancora indietro per quanto riguarda l’elettrico, nonostante abbia un parco auto molto grande. Inoltre la normativa non salverà solo l’ambiente, ma creerà molti posti di lavoro, per la fabbricazione e il montaggio dei punti di ricarica condominiali. E poi questo dovrebbe incentivare ancor di più l’acquisto di auto elettriche, con relativo indotto.

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