Vygor Opera 2/2

di Redazione 1

Non si può dire, certo, che questa nuova Vygor sia il simbolo del design Made in Italy e neppure che lo stile sia il punto di forza del modello. Non è la punta di diamante della nostra industria automobilistica e non è neppure il fiore all’occhiello della famiglia delle supercar europee. Difficile capire il significato di una matita così barocca: anche in occasione della divulgazione delle prime fotografie avevamo messo in luce l’inusualità del design di Opera ed oggi siamo allo stesso modo perplessi. Aspettiamo, però, prima di dare giudizi definitivi, di vedere la vettura dal vivo, in una scenografia meno asettica di quella di queste immagini.

Torniamo alla meccanica: la nuova Vygor Opera, che potrà essere infinitamente personalizzabile con il supporto del centrostile della casa automobilistica, viene proposta in due versioni: una elegante ed attenta all’esclusività (Opera.2), l’altra aggressiva ed attenta alla sportività (Opera.1) [le differenze non vengono però messe in luce nel comunicato stampa della società]. Disponibili anche tre diversi set-up: uno dedicato alla guida in fuoristrada (con cerchi in lega da 18 pollici: si chiama All-road), l’altro dedicato alla guida intermedia (con cerchi in lega da 20 pollici: si chiama Easy) e l’ultimo dedicato alla guida sportiva (con cerchi in lega da 22 pollici: si chiama Extreme). Che altro? La carrozzeria viene confezionata con materiali compositi e alluminio, mentre lo scheletro sottostante viene plasmato in alluminio. Peso complessivo? 1.580 chilogrammi. Le sua misure? La supercar Vygor Opera è lunga 4,86 metri, è larga 2 metri ed è alta 1,63 metri.

Nessuna foto dell’abitacolo, che quelli di Vygor promettono esclusivo come la carrozzeria (!): pare sarà disponibile un rivestimento opulento in pelle realizzata in Italia a mano.

Nessuna informazioni per quanto riguarda momento di arrivo sul mercato, luogo e data della presentazione reale, mercati di commercializzazione, sito di produzione, rete di vendita, prestazioni, previsione di successo e chi più ne ha più ne metta.

Leggi la prima parte

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