La rivoluzione della connessione sui mezzi di trasporto pesanti

di Daniele Pace Commenta

Per il futuro, una centrale europea di gestione unica del trasporto su gomma, per eliminare gran parte di quel 40% di viaggi in cui i TIR sono vuoti.

Scania, il grande produttore svedese di TIR, è proiettata più che mai nel futuro del trasporto, per battere la concorrenza dei treni e degli aerei. Il trasporto su gomma sta segnando il passo in Europa (tranne che in Italia), e il colosso vuole riprogettarlo per non restare “a piedi”. A partire dall’autobus a gas di 27 metri che rimpiazza la metropolitana. In un’intervista, Martin Ståhlberg rivela la strategia in Italia, paese molto importante per il trasporto su gomma, che vuole far vivere le aziende di trasporti in Italia. Il problema infrastrutture è cronico in Italia, e questo sta preoccupando Scania.

Per “aiutare” il nostro paese con i suoi problemi di viabilità, il colosso dei TIR ha equipaggiato ben 250 mila veicoli con i sistemi di connettività, e per il futuro pensa ad una centrale europea di gestione unica del trasporto su gomma, per eliminare gran parte di quel 40% di viaggi in cui i TIR sono vuoti. E l’Italia sarebbe la base ideale per i trasporti a livello europeo. Nel nostro paese sono già 7500 i camion connessi, e un unico flusso di informazioni, farebbe crescere tutto il settore. E poi la sicurezza stradale, con la tecnologia per limitare gli incidenti grazie al sistema di frenata automatico, il controllo di carreggiata e velocità. L’Italia è il paese con maggiore aumento delle immatricolazioni (+45%) nel trasporto su gomma.

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