ACI, proposto il Manifesto degli Automobilisti al futuro governo italiano

di gianni puglisi Commenta

Tra poco meno di un due settimane arriverà l’ora, per tutti gli italiani, di esercitare il voto, diritto e dovere garantito dalla Costituzione: così, esordirà un nuovo Governo che avrà l’arduo compito di guidare l’Italia fuori da una situazione di crisi che ormai sta diventando insostenibile. In particolar modo, non si può non evidenziare che il settore delle quattro ruote è sicuramente uno di quelli in cui si sente maggiormente la pressione fiscale attuata dallo Stato, provocando indignazione e proteste.

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L’ACI, proprio per reagire di fronte ad una situazione ormai estremamente complicata, ha preso la decisione di far sentire la propria voce al Governo, che verrà stilando ben dieci proposte concrete che verranno proposte all’attenzione del nuovo esecutivo che verrà nominato dopo le elezioni.

 

 

 

 

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LEVA FISCALE STRUMENTO MAL UTILIZZATO

Ecco spiegato il motivo per cui Angelo Sticchi Damiani ha deciso di rilasciare alcune dichiarazioni interessanti, attaccando le promesse elettorali dei vari partiti, che si continuano a concentrare sull’IMU, tralasciando colpevolmente l’ingente quantità di imposte sulla mobilità, che costringe le famiglie a tirar fuori dal proprio portafogli, ogni anno, più di 60 miliardi di euro. E’ importante cominciare a limitare e contenere i costi legati all’auto, in modo tale da poter tornare ad un rapporto positivo, che ha sempre caratterizzato il mercato italiano e le vetture made in Italy. Secondo Sticchi Damiani, la leva fiscale deve rappresentare un utile strumento per rilanciare il settore delle quattro ruote italiano e non un peso, com’è stata durante gli ultimi anni.
Ecco spiegato il motivo per cui l’ACI ha voluto stilare un Manifesto degli Automobilisti, inviandolo a tutti i candidati premier, in cui vengono toccati diversi punti ritenuti fondamentali per il rilancio del settore delle quattro ruote in Italia.

10 PUNTI SALIENTI

Riportiamo, di seguito, i dieci punti salienti del Manifesto diffuso dall’ACI, rimandando al suo sito ufficiale la spiegazione nel dettaglio delle varie proposte.

1 – VIA IL CODICE DELLA STRADA: SERVE IL CODICE DEI CONDUCENTI
2 – PATENTE “A LIVELLI” PER LE AUTO PIU’ POTENTI
3 – CORSI DI RIEDUCAZIONE STRADALE PER IL RECUPERO DEI PUNTI PATENTE
4 – ABOLIRE IL SUPERBOLLO E RIFORMARE LA TASSA DI POSSESSO
5 – RIMODULARE LE ACCISE SUI CARBURANTI
6 – RIFORMA RC-AUTO PER PREVENIRE LE FRODI E CONTENERE I COSTI
7 – PROVENTI MULTE DESTINATI ALLA MOBILITA’ E FUORI DA PATTO DI STABILITA’
8 – PIU’ METRO, BUS E TRAM PER RINUNCIARE ALL’AUTO IN CITTA’
9 – PIU’ INFOMOBILITA’ A LIVELLO LOCALE
10 – CABINA DI REGIA DELLA MOBILITA’ PER IL TERRITORIO

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