L’ipocrisia del calcio con la SuperLega

di Daniele Pace Commenta

la vergogna del mondo sportivo è chiamata SuperLega. Nella storia dello sport, soprattutto calcistico, verrà ricordata male.

Lo sappiamo, siamo un sito che si occupa di motori, ma quando si tratta di umiliare uno sport ci sembra doveroso parlarne. In questo caso parliamo dello sport nazionale più amato d’Italia, se non d’Europa. Ed è proprio quì in Europa che negli ultimi giorni si è scatenato il caso SuperLega, una vera e propria meteora del mondo sportivo, che ridicolizza perlappunto questa categoria.

Cosa è successo di preciso che ha indignato tutti gli sportivi del mondo e gli appassionati spettatori? Ve lo proviamo a spiegare in breve. Si è dunque cercato di creare un nuovo tipo di campionato che ospitasse i club considerati più prestigiosi in Europa. Il tutto è stato organizzato con un giro di chiamate ai rispettivi detentori di questi club, da un investitore privato molto facoltoso, precisamente la JP Morgan una delle banche più facoltose al Mondo, che avrebbe promesso un premio di 100milioni di € come benvenuto a tutti i club che avessero aderito. Ovviamente la polemica è scoppiata perché si sono iscritti tutti club che sono già visti come facoltosi risultando solamente un grande complesso di ipocriti.

La SuperLega è subito diventata oggetto di critiche anche da parte dei tifosi, commentatori e tutte le persone che lavorano e vivono grazie al mondo sportivo (non solo calcistico). Ci sono stati casi come la Juventus che è stata il club italiano ad aver sicuramente subito maggiormente le conseguenze di questa SuperLega. La Juve infatti dovrebbe aver subito una sorta di “multa” oltre che umiliazione degli associati e gestori del club bianconero. Considerate che è già la squadra più malvista del campionato, una situazione del genere ha causato il crollo dei titoli del club causando un bel danno economico.

I primi ad uscire però dalla SuperLega sono stati i club inglesi. A quanto pare i presidenti sono stati chiamati singolarmente dal primo ministro inglese Boris Jonson che ha minacciato di prendere seri provvedimenti nei loro confronti, tassando pesantemente i club che avessero continuato a far parte della Lega. Ovviamente non se lo sono fatti dire due volte ed hanno fatto dietrofront dopo pochi giorni, con conseguente vergogna mediatica. Inutile dire che anche Fifa e Uefa hanno protestato contro questa lega, seppur la Uefa non sia del tutto innocente visto che ha protestato solo per paura di perdere i propri introiti. Cosa si è imparato da tutto questo? Niente, il calcio è ormai da anni uno sport non del tutto onesto, passate ai motori magari.

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