Alice Powell, la nuova pilota che studia per diventare l’erede di Hamilton

di Redazione Commenta

Il nuovo Lewis Hamilton? Non poteva che trattarsi di un inglese. O meglio, un’inglese con l’apostrofo. Già, perché il futuro della Formula 1 pare essere nelle mani di una giovane di 17 anni che risponde al nome di Alice Powell. La ragazza è considerata in Gran Bretagna come “la speranza della Formula 1 inglese”, almeno stando a quanto riporta la stampa d’oltre Manica. La Powell potrebbe diventare la sesta donna in F.1 succedendo ad altre cinque signore che presero parte in passato alle corse del Circus. La prima pilota donna fu Maria Teresa de Filippis che prese parte al Gran Premio del Belgio del 1958 su una Maserati: nel corso di quell’anno disputò 4 gare in totale, ottenendo il decimo posto come miglior piazzamento. Poi fu la volta di Lella Lombardi il cui esordio risale al 20 luglio 1974 nel Gran Premio di Gran Bretagna al volante della Brabham Bt 42 motorizzata Ford Cosworth DFV del team Allied Polymer Group. Nel 1975 partecipò a dodici della quattordici gare in programma, conquistando – prima e unica donna in assoluto – punti iridati. Nel 1976 fu la volta di Divina Galica, poi toccò a Desiree Wilson (1980) e l’ultima fu Giovanna Amati nel 1992. Adesso è la volta di Alice che guida i kart dall’età di otto anni e che da tempo segue le evoluzioni delle carriere di Lewis Hamilton e Kimi Raikkonen, i suoi due idoli. Per adesso nel suo palmares c’è la vittoria nella “Formula Renault UK” in cui è stata capace di mettersi alle spalle 28 rivali (tutti maschi). La stessa pilota ha ammesso che la sua ambizione è stata inspirata dalle precedenti generazioni di donne pilota: “Sono un essere umano, come i miei colleghi maschi e non c’è ragione perché non possa batterli. E se una ragazza riesce a farsi vedere, molte più donne potrebbero guardare questo sport”. “So che per i miei genitori è una scelta difficile, ma ho detto a mamma di non temere – ha confessato la Powell –. Se hai paura di avere un incidente, finirai per costruirti una carriera sbagliata, perché sicuramente ne avrai molti”. Le premesse per fare bene ci sono tutte. Chissà quando la F.1 sarà pronta a tingersi ancora di rosa.

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