Ariel Atom V8, versione speciale

di Redazione 1

Ariel è una casa costruttrice di piccole dimensioni. Britannica di nascita e di sede. Sfama sette operai soltanto e produce circa un centinaio di automobili ogni anno. È nata nel 1999 ed ha superato il primo decennio di esistenza (sebbene le proporzioni, rispetto ai grandi del comparto, facessero mal pensare). Per festeggiare, con gli appassionati che l’hanno sostenuta, la maison inglese ha prodotto una versione, Atom V8, della sportiva già conosciuta Atom, che verrà realizzata a partire dal prossimo anno in una partita limitata in venticinque unità.

Ariel Atom V8 viene equipaggiata con un propulsore benzina 3,0 litri (l’architettura V8 del motore è già compresa nella denominazione e non sto qui a ripeterla), costruito negli Stati Uniti e frutto della fusione di due bancate Suzuki, derivate dal comparto delle due ruote. Risultato? La proporzione tra il peso dell’automobile e la potenza sviluppata dal motore (prodotto da Harley-Davidson) è pari a 909 cavalli per tonnellata (sebbene non si possegga un dato preciso sul peso della sportiva britannica). Che, tanto per fare un confronto, equivale ad oltre due volte il rapporto di Bugatti Veyron, la sportiva che detiene il record di velocità massima raggiunto con un’automobile stradale.

Ariel Atom V8 sviluppa due quantità di potenza: la dotazione della declinazione stradale è pari a 475 cavalli, mentre l’offerta della coniugazione only-pista è pari a 500 cavalli. Il regime che il propulsore raggiunge, proprio per la sua natura motociclistica, è pari a 16.500 giri/min per la variante stradale e 16.600 giri/min per quella ad uso su tracciato. Oltre a queste due leggere differenze, tutto il resto si somiglia, sull’una e sull’altra versione. A partire dal prezzo di commercializzazione: la cifra equivalente, in sterline, di 182.500 euro.

Ariel Atom V8 (stradale o trackaholic che sia) offre, al fortunato proprietario o all’avventuroso pilota, pneumatici in lega da 16 pollici sull’assale posteriore e da 15 pollici su quello anteriore, trasmissione automatico-sequenziale a sei rapporti, gommatura Toyo, impianto freni Alcons, telaio a traliccio a vista, in una tonalità aurea (riproposta sui cerchi in lega), fibra di carbonio per la carrozzeria – poca –, strumentazione digitale e paddles del cambio al volante.

Commenti (1)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>