Audi, piano di investimenti da 13 miliardi di euro

di gianni puglisi Commenta

E’ inutile soffermarci più di tanto sulle condizioni attuali del mercato delle quattro ruote, duramente provato ormai da svariati mesi dalla crisi internazionale che si è abbattuta sull’intera economia mondiale.

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A farne le spese, come abbiamo ribadito più di una volta, è stata la maggioranza delle case costruttrici europee: adesso viene la parte più difficile, ovvero quella di rilanciarsi sul mercato.
Per quanto riguarda Audi, il marchio tedesco ha già comunicato, mediante il suo sito web, che ha intenzione di far partire un programma di investimenti che si aggirerebbe intorno ai 13 miliardi di euro, da attuare entro il 2016.

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OBIETTIVO STRATEGY 2020

La strategia che ha intenzione di intraprendere il marchio Audi, che appartiene al gruppo Volkswagen, dimostra come ci sia bisogno di uno spirito rinnovatore, in grado di guardare con nuova fiducia e speranza al futuro. In particolar modo il marchio Audi è impegnato in una fase di ricerca e sviluppo che lo dovrebbe portare al conseguimento di un obiettivo che prende il nome di Strategy 2020.
Il programma di investimenti stilato da Audi prevede, in primo luogo, la realizzazione di nuove componenti, oltre ovviamente a proseguire un cammino di ricerca di tecnologie avanzate, a cui si dovranno adeguare i vari impianti.

SI PUNTA ALL’AUMENTO DELL’ESPORTAZIONE PER IL 2013

L’obiettivo è quello di incrementare, in qualche anno, le dimensioni di ogni stabilimento per poter garantire una più alta concentrazione di lavoro e, al tempo stesso, dei costi di gestione ridotti.
Audi ha poi voluto sottolineare come, per quanto concerne lo sviluppo di nuove componenti, l’obiettivo è quello di utilizzare maggiormente i nuovi materiali per le costruzioni leggere, ma anche alzare il livello della gamma di motori attuale e puntare sulle auto elettriche.
Per l’anno prossimo, l’obiettivo è quello di dare un buon scossone alla produzione, in particolar modo provando ad aumentare l’esportazione, mentre a partire, rispettivamente, dal 2014 e dal 2016 avrà inizio anche la produzione in due mercati emergenti, come quello della Cina e del Messico.

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