Car pooling in vacanza, gli italiani condividono l’auto

di Redazione Commenta

Vacanze con l’auto in condivisione. Un po’ figlia della crisi – e della volontà di risparmiare tutto quello che si può – e un po’ motivata dalla curiosità e dalla voglia di vivere esperienze nuove e particolari, la scelta degli italiani pare essere quella di insistere sull’ipotesi di dividere la vettura nel corso degli spostamenti per le ferie.

In due parole: car pooling, ovvero metodo low-cost per viaggiare scambiandosi passaggi auto: nasce in Germania per far risparmiare tempo e denaro ai pedolari delle zone industriali della regione metropolitana Reno-Ruhr, ma è subito diventato un successo grazie al popolo dei festival e agli studenti Erasmus: oggi sempre più persone infatti preferiscono condividere le automobili per spostarsi verso le località di villeggiatura.

A mettere in contatto tra loro persone che condividono la stessa tratta sono più di un portale specializzato. Che gli abitanti della penisola vi abbiano preso gusto, lo confermano i dati che parlano di un +30% in un solo anno. Il fenomeno consente di percorrere insieme ad altri il tragitto casa-lavoro ma anche quello che porta fino alle agognate mete vacanziere.

Un collegamento assicurato dell’Italia con il resto dell’Europa, da Amsterdam a Cracovia, da Parigi a Londra: in poco più di due anni di presenza nel nostro Paese, sono già oltre 150 mila le persone che si sono registrate ad uno dei portali che propongono viaggi condivisi, per un totale di quasi 600mila viaggi nel suolo nazionale.

La tratta più battuta resta quella Roma-Milano anche se nel corso dell’estate crescono di quasi il 60% le possibilità di trovare offerte di condivisione per le più rinomate mete turistiche. Sicilia, Puglia e litorale romagnolo le preferite in Italia; non trascurate neppure le maggiori capitali europee e le tappe fisse dei grandi festival. Come nomn bastasse, esiste poi l’opportunità – una volta giunti a destinazione – di pernottare in maniera gratuita attraverso il servizio di couch-surfing, ovvero l’ospitalità che ha quale unica regola quella di ritornare l’accoglienza ricevuta.

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