Nella sempre splendida cornice del porto di Monaco, nel pomeriggio di oggi, Fernando Alonso ha incontrato i giornalisti nel motorhome della Scuderia Ferrari Marlboro: i giornalisti presenti hanno chiesto al pilota spagnolo di fare un rapido bilancio di questo inizio di stagione. “Abbiamo avuto dei buoni fine settimana di gara, come in Bahrain, dove abbiamo vinto, e in Spagna, dove siamo giunti secondi, e in entrambi i casi abbiamo sfruttato al meglio il pacchetto a nostra disposizione, anche se in Spagna il risultato è stato in qualche modo falsato, perché c’è chi ha avuto sfortuna e ha perso delle posizioni,” ha detto lo spagnolo. “Comunque, la cosa più importante era essere nella giusta posizione per poterne trarre il massimo vantaggio. Già il sabato, a Barcellona, avevo pronosticato come saremmo dovuti essere pronti a sfruttare ogni possibile situazione a nostro favore. Dall’altro lato, invece, dobbiamo evitare di fare errori, come è successo in Malesia e in Cina.”
Spostando poi il discorso sulla prossima gara che si correrà nel Principato domenica, il pilota della Ferrari si è lasciato andare ad una lunga requisitoria, nella quale ha sottolineato come a tutt’oggi sia praticamente impossibile fare una previsione su come finirà il prossimo Gran Premio. “Qui, il circuito è così diverso e unico che la differenza di prestazioni che abbiamo visto nella prima parte del campionato non sarà così importante, perché tutto può succedere. Forse alcune vetture che non sono state molto veloci nelle precedenti gare saranno capaci di ottenere una buona prestazione. Mi attendo che la Ferrari abbia un grande fine settimana, preparandoci bene per la gara, trovando il giusto set-up, facendo lavorare bene gli pneumatici. Non penso che sia automatico indicare la Red Bull come favorita. Saranno molto veloci, e se prendiamo in considerazione la Turchia, Silverstone o il Canada, per esempio, si potrebbe dire che sono favoriti, ma qui a Monaco è più difficile prevederlo. Comunque, sarà difficile batterli perché hanno due ottimi piloti. Su questa pista è un mix di tanti fattori, la fortuna può essere più importante che su altre piste, così come conta maggiormente il pilota rispetto ad altri tracciati, anche se la monoposto rimane l’elemento più importante del pacchetto a disposizione, poiché se si guarda al passato, a vincere su queste strade sono sempre state le squadre e le monoposto migliori.”
Sprigiona ottimismo il pilota della Ferrari, Fernando Alonso, a pochi giorno dal Gran Premio di Spagna, che si correrà sul circuito di Barcellona, quarta prova del Mondiale 2010.
Max Mosley torna a prendere la parola e lo fa per attaccare in maniera frontale la Ferrari, rea – secondo l’ex Presidente Fia – di incapacità gestionale. Non lo dice così ma, se possibile, in maniera ancor più diretta. Nelle parole di Mosley si legge questo: se Maranello vince è solo perchè ha la possibilità di disporre di maggiori risorse rispetto agli avversari. L’intervento del grande ex è avvenuto attraverso una intervista rilasciata a F1 Racing e lascia quantomeno perplessi:
Formula 1 2010: dopo un avvio di stagione sfolgorante, in casa Ferrari urge un’attenta analisi della situazione – oltreché rispetto alla qualità della monoposto schierata al via di ogni GP – alla luce della contrazione dei risultati culminata con il GP di Cina, dove le due “Rosse” non sono sembrate essere entate mai “in partita”, come suol dirsi in gergo calcistico. Niente di paragonabile con l’emorragia di risultati della scorsa stagione, sia chiaro, ma le prime delusioni in pista hanno portato con sé anche alcuni malumori che rischiano di far esplodere – sempre per continuare con il paragone calcistico – lo spogliatoio.
Dopo due prove di campionato inizia a delinearsi la griglia “reale” dei contendenti al titolo che lo scorso anno fu di Jenson Button. Ma se il primo appuntamento in Bahrain aveva dato ragione ai tradizionalisti e il secondo appena terminato, aveva favorito le nuove leve, adesso rimane un solo punto certo: la cara e amata Rossa.
Messi da parte i verdetti – trionfo per Jenson Button su McLaren, buona tenuta delle Ferrari, sorpresona Robert Kubica e sfortuna “cronica” per la Red Bull di Sebastian Vettel – la F1 dà l’arrivederci all’Australia per approdare in Malesia. Si correrà il giorno di Pasqua (ore 16 locali, le 10 di mattina in Italia) con quintali di aspettative da parte di tutti. Perchè, se qualche conclusione va tratta dall’andamento dei primi due gran Premi, un paio sono le seguenti: cinque piloti a podio nei primi due appuntamenti dell’anno; quattro della cinquina riconduicibili direttamente a Ferrari e McLaren, tornate vive, resuscitate dopo un declino durato un annetto intero.