Webber nega di essere il numero 2


Secondo l’australiano non esistono numeri 2 alla Red Bull e se quest’anno non è riuscito ad ottenere gli stessi risultati del 2010 bisogna dar colpa ai problemi causati dall’adattamento alle nuove gomme Pirelli:” Abbiamo avuto qualche problema ma, in definitiva, il problema è che non sono stato abbastanza veloce o abbastanza coerente per lottare con Sebastian per la vittoria”.

Webber ha poi continuato:” Lui non ha avuto problemi con le gomme, con l’installazione ed il funzionamento ad un buon ritmo senza distruggerle. Devo migliorare”.

Mark Webber ha pure confessato che se avesse avuto il minimo dubbio di essere subordinato al suo compagno si squadra, in particolare dopo gli eventi dell’ala anteriore a Silverstone, non avrebbe mai firmato un rinnovo per il team.

La verità e Webber lo ha ammesso, è che non c’erano grandi alternative, a maggior ragione che adesso sia Fernando Alonso che Jenson Button si sono legati in maniera solida con le proprie squadre: “Sono più giovane di me, ma non mi preoccupo troppo“ha insistito WebberSi può firmare per due o tre anni, ma sono sicuro che Jenson e Fernando hanno clausole di uscita se non hanno auto competitive“.

Il sogno di Alonso, “il più giovane con 3 titoli”


Quando un campione di Formula 1 ha raggiunto alte prestazioni e grandi traguardi non gli resta nient’altro che l’obiettivo di rimanere scritto nei record. Michael Schumacher rimane il maestro in questo, ma la giovane età e soprattutto la precoce valanga di successi di Sebastian Vettel mettono in guardia anche il più grande dei grandi.

Fernando Alonso fino a ieri era il pilota più giovane ad aver conquistato due titoli mondiali. Aveva 25 anni quando con la Renault nel 2006 sconfisse per la seconda volta la Ferrari di Schumacher, ma Vettel in Giappone ha conquistato questo record ed allora Alonso ha gettato le basi del suo nuovo obiettivo.

Penso che adesso vedremo chi sarà il più giovane pilota a vincere tre volte il campione del mondo” ha spiegato il pilota spagnolo. A compiere questa impresa nella storia della Formula 1, ovvero conquistare 3 o più titoli, sono stati solo in 8, tra questi è Ayrton Senna il più giovane ad aver realizzato la tripletta quando nel 1991 aveva 31 anni e correva per la McLaren.

Button crede nel secondo titolo in McLaren


Tutti i dubbi attorno al pilota britannico sono finiti. Jenson Button merita di essere un campione del mondo, merita di correre per la McLaren e soprattutto merita di avere le stesse occasioni del compagno Hamilton per cercare di ottenere un secondo titolo del mondo.

La McLaren ha ottenuto la credibilità, adesso tutti sono consapevoli della loro forza, perché il Giappone è un circuito cucito a pennello alla Red Bull, perciò vincere inchioda le basi per poter continuare a fare bene a fine anno in vista del 2012.

Il nostro obiettivo è quello di lottare per la vittoria in tutte e quattro le gare e credo che saremo in grado di farlo” ha detto il vincitore del Gran Premio del Giappone Se possiamo farlo, è una fantastica base per il prossimo anno. Dobbiamo partire con slancio nel 2012 e questo è il modo migliore per farlo. Red Bull hanno fatto così negli ultimi due anni. Dobbiamo fare la stessa cosa”.

Nel 2021 i regolamenti sportivi non avranno pesanti novità, quindi come ha confermato la Red Bull ci si aspetta un’evoluzioni delle attuali macchine e non delle rivoluzioni, ragion per cui chi finisce bene quest’anno è a buon punto per il successivo campionato e dato questi ultimi risultati, alla McLaren si respira aria di ottimismo.

Gp Giappone, No Button! No Vettel! E’ Perez l’uomo gara


Complimenti Vettel, ottima gara Button! Ma dietro alle quinte è Sergio Perez il migliore della giornata, perché ottenendo l’ottava posizione dopo esser partito diciassettesimo, ha dimostrato di avere delle qualità uniche, necessarie nella nostra Formula 1.

Costanza, velocità e sensibilità. Sergio Perez in poche parole possiede queste grandissime doti che la Formula 1 non può permettersi di trascurare, nonostante Vettel si sia rilaureato campione del mondo. I momenti più importanti della gara del messicano sono riassumibili così:

Perez conclude la sua gara con sole due soste ai box. Questa strategia è applicabile a piloti che possiedono una particolare guida, uno stile che assicuri alla squadra un buon compromesso tra costanza-velocità-usura. Perez dopo Button è forse l’attuale pilota in Formula 1 ad avere questa incredibile caratteristiche, perché mentre tutti i piloti, soprattutto quelli di testa, hanno dovuto stravolgere le strategie a causa dei forti consumi, il messicano ha percorso la sua gara in maniera impeccabile.

Fino al giro 37 Sergio era l’unico, oltre a Petrov, anche questo autore di una buona prestazione, ad aver effettuato una sola sosta. Fino a questo giro i suoi tempi paragonati con Paul Di Resta, suo inseguitore, erano migliori, ciò vuole dire che l’inglese della Force India, nonostante avesse delle gomme fresche non riusciva a tenere il ritmo del pilota Sauber.

F1, Promossi e Bocciati Gran Premio Giappone


Il titolo di Sebastian Vettel era scontato, ma la gara in Giappone è stata ricca di eventi che meritano una particolare riflessione. La Red Bull ha subito dopo un anno di completo dominio, segno di una rimonta McLaren-Ferrari, o Sebastian ha sofferto lo stress del secondo titolo?

Hamilton è tramontato in McLaren? Perez ottiene una stupenda prestazione nascosta dai piloti di punta, grazie alla sua capacità di gestione dei pneumatici, una possibile soluzione ai problemi Ferrari.

Sebastian Vettel: Promosso – Voto 6. Nessuna novità, anno perfetto, merita il secondo titolo, ma è stato stravolto da un’ombra di stress tangibilissima dai televisori. La partenza è stato un atto di forza ai danni di Button, ma il resto della gara è stato diverso da quello che siamo stati abituati a vedere in questi anni. La Red Bull ha dovuto aggrapparsi ad una strategia perdente fin dall’inizio.

Jenson Button: Promosso – Voto 10. Festeggiare con una vittoria il suo pluricontratto con la McLaren è l’apoteosi di un momento perfetto. Questo momento di Button alla McLaren è forse anche meglio del 2009 in Brawn GP. La leadership in casa McLaren non è più in discussione. Nelle restanti gare il team inglese deve concedere le ultime opportunità ad Hamilton, dopodiché deve cambiare pilota di punta se vuole battere Vettel.

Fernando Alonso: Promosso – Voto 8. Quando ad ogni gara la Ferrari monta le gomme medie, ci si aspetta di vedere una macchina lenta ed impacciata, ma in Giappone è successo il contrario. Alonso ha guidato benissimo, come al solito e la Ferrari si è comportata bene in tutte le circostanze, soprattutto nel finale quando proprio con le medie era nelle condizioni di lottare per la vittoria. Un gran secondo posto, ottimi propositi per le prossime gare.

Lewis Hamilton: Bocciato – Voto 5. Nessuno poteva mai immaginare una stagione così triste e deludente per l’inglese della McLaren. Già vittima delle gomme, la sua McLaren non è veloce come quella del compagno ed in più arriva l’ulteriore contatto con Felipe Massa. Si giustifica dicendo di non aver visto il brasiliano, non viene punito e forse non criticato come a Singapore, ma tutto questo amaro distrugge pian piano la sua immagine e la sua reputazione all’interno del team.

F1, Numeri e segreti GP Giappone


Benvenuti nel Gran Premio del Giappone! Quest’anno la gara del sol levante potrebbe essere l’occasione per assistere alla vittoria del titolo iridato da parte di Sebastian Vettel, ma McLaren e Ferrari sono apparse molto vicine alle Red Bull durante le libere, ragion per cui Vettel potrebbe essere costretto a posticipare la sua seconda laurea in F1 al prossimo appuntamento.

Questa circuito è di proprietà della Honda, unica partecipazione rimasta del colosso giapponese dopo il ritiro nel 2009. La gara, paragonabile per spettacolarità solo a SPA è caratterizzata dalla simile forma ad 8 con curve velocissime, in particolare la 130R, percorribile a 300 km\h. Questo circuito rimarrà per sempre nella storia della Formula 1 grazie all’episodio nel 1989 che vide Prost buttare fuori di pista Senna. Il dottore vincitore del campionato del mondo vedrà restituito il gesto un anno dopo dal brasiliano.

53 sono i giri della gara di domenica, per un totale di 307.471 km. 18 sono le curve in totale, mentre il setup della macchine verrà impostato per un’alta deportanza. La velocità massima raggiungibile con l’ausilio del DRS è di 324 km\h.

Quanto durerà il matrimonio Button-McLaren?


In questi giorni si è parlato del nuovo contratto a lungo termine tra il campione di F1 del 2009 e il team con sede a Woking, ma nessuno è riuscito a sapere per quanto tempo Jenson Button sarà effettivamente legato a questo team, se in particolar modo c’è ancora modo di vederlo correre per altre squadre prima del ritiro delle corse.

Quando in Formula 1 si parla di “Multi-year” vuol dire che l’impegno è stato raggiunto per almeno altri due anni, ma Button che sta correndo molto bene, tanto da rischiare di aggiudicarsi nel 2012 la prima guida, è un pilota inglese, ex campione del mondo e sta allacciando uno stretto rapporto con McLaren in concomitanza dell’impegno che questa squadra ha intrapreso nei diversi settori della F1.

Dunque Button potrebbe rimanere in McLaren anche a vita, magari nel ruolo di ambasciatore per il marchio in ambito vetture stradali.

Ma nelle successive dichiarazioni rilasciate dall’inglese, dove si riscontra tantissimo entusiasmo, Button non fa mai un cenno che leghi la sua professione a quella della McLaren per tutta la vita, quindi un futuro legato ad altri team che avevano preso molto in considerazione il pilota è fattibile.

Non sono mai stato così bene in un team come in Vodafone McLaren Mercedes” ha detto ButtonHo vinto quattro delle più grandi gare della mia vita qui, sono attualmente secondo nel campionato del mondo piloti e sento di guidare meglio che mai”.

McLaren si rassegna allo stile di Hamilton


Questa stagione poteva rivelarsi con una pessima svolta per Lewis Hamilton in considerazione del fatto che lui non ha conseguito buoni risultati, mentre il suo compagno di squadra, inaspettatamente si è rivelato più proficuo ed intelligente in pista.

Ma alla McLaren nessuno vuole rinunciare all’aggressivo stile di guida che Hamilton possiede, nessuno prenderà provvedimenti, ne tanto meno nessuno pretende che Lewis cambi qualcosa, ma in cambio però il direttore tecnico Paddy Lowe ha chiesto più attenzione nel compiere meno errori possibile.

E ‘chiaro che ha fatto degli errori, tutti i piloti li fanno” ha detto Lowe “Allo stesso modo vogliamo che Lewis faccia meno errori, ma non vogliamo che smetta di guidare nel modo in cui lo fa”.

Credo che sia il pilota più divertenti che abbiamo là fuori, molto veloce, molto bravo a premere per tutta la gara, anche se non parte davanti. Il suo stile gli ha permesso di vincere 16 gare e un campionato del mondo e non vogliamo cambiare questo spirito”.

Sempre per tendere una mano al pilota, il direttore tecnico ha assegnato una fetta di responsabilità per la non brillante stagione alla McLaren stessa, che a differenza di Red Bull, non è stata in grado di costruire una macchina più veloce in qualifica: “Ci sono alcuni aspetti. La prima cosa è che non abbiamo consegnato una macchina abbastanza veloce in generale e soprattutto in qualifica. Sebastian [Vettel] ha fatto un lavoro fantastico per ottenere tutte le pole position e noi abbiamo provato molto duro, ma purtroppo non siamo stati in grado di competere con questo”.

F1, sta per nascere il GP d’Argentina


Eddie Freedman è un uomo nata a Montreal di origine tedesca, ma con forti legami in Argentina. Recentemente quest’uomo ricchissimo voleva guidare la sua auto senza problemi e così ha pensato di comprare un pezzo di terra e progettare il suo circuito. Da qui nacque il progetto di Velociudad, una struttura sportiva multifunzionale che può ospitare fino ad un massimo di 50.000 persone.

Questo autodromo avrà un Hotel di lusso con tanto di centro per congressi. Al suo interno saranno presenti anche una scuola di ingegneria e servizi di autonoleggio privati per testare le proprie macchine.

Il tracciato dista 9,5 km da Buenos Aires e 135 da Rosario, avrà un costo di 100 milioni di dollari ed i lavori avranno termine entro il 2013. Freedman è un grande appassionato di Formula 1, proprio per questo ha deciso di ingaggiare l’esperto designer Populous per cercare di adattare il livello della pista a quello per ospitare la Formula 1.

Populous ultimamente ha avuto dei coinvolgimenti in F1, ha progettato i nuovi impianti a Silverstone e l’autodromo di Dubai.

F1, la Ferrari e Massa non hanno distrutto Hamilton


Su internet stanno girando strani articoli che parlerebbero di strani ordini impartiti dall’ingegnere di pista Rob Smedley a Felipe Massa durante la gara in quel di Singapore. In particolare pare che Smedley durante il confronto tra Felipe e Lewis Hamilton, abbia chiesto al suo pilota di incidentare volontariamente la McLaren dell’inglese.

Questa è solo spazzatura che in queste ore sta girando su internet. L’audio che riprenderebbe l’ingegnere parlare col pilota brasiliano della Ferrari è del tutto privo di contesto. Potrebbe sembrare un ordine strano, ma non è assolutamente intenzione dell’ingegnere permettere che una cosa del genere accada, infatti il vero motivo delle sue parole sono solo atte ad incitare Felipe a non farsi sorpassare.

Esattamente l’audio riprende Rob Smedley mentre chiede a Felipe: “mantieni Hamilton il più possibile. Distruggi la sua gara, per quanto possiamo”. Questo messaggio dimostra che Smedley e Massa volevano sfruttare le difficoltà iniziali di Hamilton per poter utilizzare una strategia che gli permettesse al cambio gomme di mantenere dietro l’alfiere della McLaren.

Hamilton ha avuto un week-end molto frustrato a Singapore. La foratura della gomma in qualifica, poi la brutta partenza ed infine l’incidente con Massa, imputabile sono a se stesso e al suo stile di guida che ultimamente non è più aggressivo, ma manca di più attenzione.

La reazione di Felipe Massa nel dopo gara non sarebbe altresì spiegabile se questo avesse architettato tutto.