Codice della strada, quante norme non proprio omogenee tra l’auto di un ministro e quella di un cittadino….

di Redazione Commenta

Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni sulle nuove norme della strada, e molta gente ci fa riflettere come le leggi fatte dai parlamentari ed onorevoli non siano uguali per tutti. In questo articolo cercheremo di capire le differenze che esistono tra un potente ed un povero ed onesto cittadino. Sono 102 le nuove norme ed ovviamente non le potremo elencare tutte, ma cerchiamo di riflettere su quelle più importanti. La prima è senza dubbio l’alta velocità, che come più volte sottolineato è sintomo di gravi incidenti, però se la macchina di un ministro portata dal suo autista va a 200 all’ora non accade nulla, se invece lo fa un automobilista che ama il brivido, scattano multe a raffica e punti sulla patente. Non solo, le cosidette auto blu hanno troppi vantaggi, le targhe sono protette, possono parcheggiare in doppia fila, entrano senza permesso nella zona Ztl. C’è infine una norma indecente del comma 13 bis dell’articolo 7 del Codice, che regola la circolazione dei veicoli nei centri abitati. “Chiunque circola con veicoli appartenenti, relativamente alle emissioni inquinanti a categorie inferiori a quelle prescritte, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 155 a euro 624 e, nel caso di reiterazione della violazione nel biennio, alla sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da 15 a 30 giorni”. Traduzione: se un automobilista viene sorpreso in castagna più volte a circolare duranti i divieti o blocchi con la stessa macchina perché deve lavorare e non può farne a meno, ebbene paga due volte la sanzione con tanto di sospensione della patente.

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