Domani al via la Formula 1: il punto alla vigilia del Bahrain

di Redazione Commenta

Gentlemen, please start your engine. Dopo mesi di attesa, la F.1 domani tornerà a fare sul serio. Basta bluff, basta polemiche: parte dal Bahrain la nuova stagione del Circus. La favorita alla vittoria è la Ferrari che nel pre-stagione ha percorso più di 1000 chilometri in più rispetto alla Mercedes GP, 1500 rispetto alla McLaren e quasi 2500 più della Red Bull. E se la F60 era nata già piena di problemi, la F10 si è fermata solo una volta. Niente male, considerando nella stagione 2010 l’importante sarà la costanza, più che la velocità. Cambiano le regole, ma i team favoriti sono sempre gli stessi. La Ferrari è in pole e quest’anno vanta anche la presenza di un due volte campione del Mondo, quel Fernando Alonso inseguito e voluto da Stefano Domenicali, che finalmente è riuscito a plasmare il team secondo i suoi progetti. Alle spalle del team del Cavallino c’è la McLaren, il team “All English” che schiera gli ultimi due iridati: Lewis Hamilton e Jenson Button. Segue la Red Bull con Sebastian Vettel (l’erede di Schumacher) e Mark Webber: il team ha sviluppato la macchina dello scorso anno che aveva sfiorato il titolo, finito alla Brawn GP. La Mercedes GP, nata sul progetto del team di Ross Brawn, è l’ultima delle quattro favorite: per sbaragliare la concorrenza è stato chiamato pure Michael Schumacher, uno che alla vigilia della stagione si è detto felice come un bambino che attende il Natale. Il suo ruolo doveva essere quello di fare da mentore al giovane Nico Rosberg, ma test dopo test, il kaiser ci ha preso gusto e adesso vorrebbe lasciare il segno come due dei suoi predecessori che tornati in F.1 dopo il ritiro hanno vinto ancora il mondiale. Ma se 4 scuderie lottano per vincere, ce ne sono altre 4 che lottano per sopravvivere. Le neonate Lotus, Virgin Racing e Hispania, oltre alla Renault (al team non rimane molto se non il nome) si contenderanno gli ultimi posti, anche se tra queste sarà interessante tenere d’occhio i team di Tony Fernandes (Lotus) e Richard Brenson (Virgin Racing): quest’ultimo ha fatto a meno della galleria del vento utilizzando solo un sistema computerizzato per lo sviluppo con l’obiettivo di abbattere i costi. Se dovesse riuscire nell’impresa di essere competitiva, la Virgin Racing avrebbe rivoluzionato la F.1 e Brenson vincerebbe la scommessa di Fernandes: in palio c’è il lavoro di hostess per un giorno nela compagnia aerea dell’avversario. Tra i favoriti e le novità, ci sono gli outisider. Toro Rosso, Williams, Sauber e Force India hanno fatto molto bene nel pre-stagione e non è escluso che qualcuno possa inserirsi nella lotta per la vittoria. Ma adesso basta chiacchiere. Signori, accendete il motore. E che lo spettacolo abbia inizio.

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