F1 2010, Button: “Mondiale equilibrato, decide la regolarità”

di Redazione Commenta

Parola al campione del Mondo. Jenson Button. L’inglese classe 1980 dopo l’iridato conquistato nel 2009 al volante della Brawn Gp ha deciso di voltare pagina e accettare la proposta della McLaren. Al fianco di Lewis Hamilton, Button ha iniziato a prendere confidenza con scuderia e monoposto: ci ha messo davvero poco a diventare competitivo anche con il nuovo team e i primi risultati portati a casa lo portano a candidarsi in maniera naturale per la conferma del titolo piloti.

L’equilibrio regna sovrano, dopo i primi tre appuntamenti della stagione 2010, con sette piloti raccolti in 9 punti. Ancora: tre vincitori diversi per ciascuna delle gare: Fernando Alonso in Barhain, proprio Button in Australia e Sebastian Vettel in Malesia. Si voleva combattività e spettacolo, si invocava battaglia sportiva e pare che le premesse siano in tal senso delle migliori.

Nello specifico, la stagione di Button è per ora contrassegnata da un settimo posto all’esordio, dalla vittoria di Melbourne e dall’ottavo posto in Malesia. E’ proprio il neo pilota McLaren, attraverso il proprio sito ufficiale, a rilasciare qualche interessante spunto di riflessione in merito a quanto accaduto nel primo mese di gare:

Come non notarlo: c’è grande equilibrio al vertice. E in un certo senso è sorprendente anche in virtù dei recenti cambiamenti. Penso di non essere stato l’unico – tra piloti e addetti ai lavori – a pensare che il nuovo sistema di punteggio avrebbe favorito maggiormente i piloti più veloci rispetto a quelli semplicemente più regolari. Nelle prime 3 gare abbiamo visto quanto conti l’affidabilità della vettura e la costanza di rendimento. Se usassimo ancora lo stesso sistema di punteggio in vigore lo scorso anno, la classifica attuale non cambierebbe rispetto a quella ipotetica. Il che è più che interessante. Penso che ci vorrà ancora qualche gara per avere un quadro più chiaro, ma la regolarità nei risultati sarà sempre importante: credo sarà la chiave di lettura decisiva”.

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