F1 2011, GP Melbourne: le FOTO dall’Australia

di Redazione Commenta

Foto: AP/LaPresse

Si ricomincia nel segno del campione del mondo. Sebastian Vettel ha bagnato l’esordio della stagione 2011 aggiudicandosi il primo gran premio dell’anno mentre la Formula 1 pare non essere più casa esclusiva dei soliti noti. Perchè a sparigliare le carte ci hanno pensato piloti con minore esperienza – da Petrov a Perez – e per il fatto che i veterani tanto attesi non sono certo partiti al meglio.

Un nome su tutti: Michael Schumacher, dato nel pre-stagione quale sorpresona dell’anno (Alonso lo temeva più di chiunque, frasi di sola circostanza?) e finito con il primo ritiro sul groppone. La Ferrari chiude in maniera poco brillante non riuscendo a piazzare tra i primi tre nè Fernando Alonso nè Felipe Massa (naufragato, quest’ultimo, in fondo alla top ten) ma può in ogni caso accogliere con entusiasmo la tenuta della vettura dello spagnolo che, autore di una performance da applausi, ha lottato come un leone pagando in maniera eccessiva qulifiche amare e una partenza da dimenticare.

Le istantaneee che tentano di raccontare quel che ci ha regalato l’Australia svelano anche la buona vena di Lewis Hamilton: unico tra gli inseguitori a sperare di potre insidiare Vettel e la Red Bull, l’ex iridato è parso concentrato per tutta la gara anche se i fantasmi di grossolani errori del passato si stavano per insinuare anche stavolta, quando – dopo metà gara – i lrischio di finire fuori pista si stava per concretizzare. Le nuove regole hanno portato qualche novità anche in termini di spettacolo ma non sono bastate – è la prima gara, inutile giudicare in maniera definitiva – a scombussolare gli equilibri in pista.

Tornando a vedere il mondo con gli occhi rosso Ferrari, pare complesso anche commentare la prestazione delle vetture di Maranello: perchè se da un lato non ci si può accontentare di quel che racconta la classifica finale, dall’altro Alonso è in ogni caso riuscito a svelare le belle virtù della monoposto che richiama nel nome l’anniversario dell’unità d’Italia. Un gran pilota, Alonso, e lo si è capito ancora oggi: fosse un grandissimo, tuttavia, scatterebbe in altra maniera fin dalla partenza.

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