F1, Singapore 2009: Button per il Mondiale, Hamilton per il Gp

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Singapore 2009. L’attesa sta per essere ripagata dai legittimi protagonisti del contesto della Formula 1: scuderie e piloti, vogliosi entrambi di riportare occhi e orecchie degli appassionati sulle gesta sportive. Basta chiacchiere, basta marciume: ognuno faccia la sua parte, e la Giustizia sia parte in causa più di ogni altra.

Si torna a predicare ottimismo e voglia di far bene come accade prima di ogni Gp, ed è inevitabile – in questa fase soprattutto – parlare dei due piloti chiamati a dare segno tangibile: il primo è Jenson Button, l’altro Lewis Hamilton. Button viene prima degli altri per il fatto che, da primo in classifica mondiale, ha vissuto un periodo di crisi e difficoltà – periodo non ancora chiuso – che lascia perplessi.

Dopo una partenza – razzo, l’inglese ha subito una serie di intoppi che ne hanno frenato la cavalcata: il vantaggio enorme delle prime giornate si è fatto sempre più risicato, fino a diventare un pugno di polvere che va assolutamente incrementato, prima ancora che gestito. Mancano quattro corse alla fine e Rubens Barrichello – a conferma dello strapotere Brawn Gp – gli sta col fiato sul collo: appena 14 punti di distanza.

Competizione tutta interna alla scuderia di Ross Brawn, a cui non resta che provare gaudio pazzesco: unica paura, quella che i due piloti possano danneggiarsi a vicenza a scapito del terzo incomodo. Sebastian Vettel? Mark Webber? In verità, non ci crede neppure la Red Bull: il distacco dei due pare eccessivo.

Button sta nella condizione peggiore: quella di chi ha tutto da perdere e a cui tocca conservare quanto accumulato. Ciò, unito all’esperienza di Barrichello, potrebbe agevolare il compito del brasiliano. Eppure, Button predeica ottimismo:

“E’ un’ottima situazione, ma è anche insidiosa perché, come accade ad ogni pilota, l’istinto mi dice di vincere, ma bisogna anche pensare che tutto quello di cui ho bisogno è finire ogni gara immediatamente dietro al mio compagno di squadra”.

Tutto ciò, senza dimenticare la buona stella di Lewis Hamilton che, con la sua McLaren, pare aver trovato il passo giusto ed essere il principale candidato per la vittoria di gara: per i bookmakers, l’inglese campione del Mondo in carica è il favorito assoluto. Gli serve solo quella concentrazione che, in tempi recenti, non sempre ha mostrato di avere:

“L’anno scorso ho cercato di limitare i danni e alla fine ho ottenuto un ottimo terzo posto. Quest’anno però sarà diverso, cercherò di ottenere la prima fila per potermi battere per la vittoria. Quello di Singapore è un circuito cittadino in cui il pilota può fare la differenza, in cui bisogna andare al limite: è un tracciato dove anche la nostra macchina può andare molto bene. Da qui alla fine della stagione mancano quattro gare e noi cercheremo di vincerle tutte”.

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