Fiat-Opel: primi spiragli dal governo tedesco

di Redazione 4

Adesso è ufficiale, attraverso l’ambito matrimonio con Opel, casa Fiat intende divenire la prima azienda automobilistica del vecchio continente, una tra le prime sei al mondo.

I segnali provenienti da Berlino, dove ieri Marchionne si è recato per illustrare un progetto che prevederebbe l’acquisizione di Opel da parte di GM senza  nuovi debiti, sono incoraggianti. Il ministro dell’economia tedesco, Karl-Theodor Guttenberg, ha infatti detto di ritenere “interessante” il piano proposto da Fiat. Decisioni in merito, però, non sono ancora state prese.

E mentre prosegue la trattativa in Germania, dalla non troppo lontana Svezia il governo locale fa sapere di aver avuto contatti con l’azienda guidata da “Sergione”  per un’eventuale acquisizione di Saab (marchio appartenente a GM).

Chi lo ferma più?

Commenti (4)

  1. Io credo che per Opel, non potendo restare nell’orbita G.M., convenga accettare la proposta di acquisizione della Fiat, anche se dovesse essere inizialmente meno vantaggiosa di quelle della MAGNA-STEYER e del Fondo d’Investimento americano, perchè con la Fiat la Opel avrebbe a disposizione il grande bagaglio tecnico e le risorse del Gruppo torinese per sviluppare e produrre i futuri modelli nei prossimi anni. Accettare la proposta della MAGNA o peggio ancora del Fondo d’Investimento, significherebbe restare a corto di capacità e risorse progettuali per sviluppare le auto del futuro . Un pò quello che è capitato ora alla Chrysler, di proprietà di un Fondo d’Investimento, che si è ritrovata, oltre alla crisi mondiale, con i cassetti dei progetti completamente vuoti e pur di disporre di capacità progettuali ha di fatto regalato un cospicuo pacchetto azionario a Fiat per disporre del “Know How” della Casa torinese.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>