Salone di Francoforte 2011: Fiat Panda

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Lei non è soltanto una delle vetture storiche del brand torinese (tre generazioni, 31 anni di storia, 6,5 milioni di esemplari venduti), ma anche il primo vero modello della nuova era della casa automobilistica Fiat, quella che potrebbe portare il Lingotto alla rinascita: Fiat Panda si presenta oggi, con queste fotografie ufficiali, a due settimane di distanza dal debutto solenne al Salone di Francoforte 2011.

Lo si nota subito: mantiene intatte le caratteristiche di dimensioni, di forma, di stile della vettura che sostituisce: Fiat Panda è quasi il consolidamento di un prodotto che vende bene e che piace molto, anziché una rivoluzione (la mossa giusta, per rinnovare un cavallo di battaglia della flotta Fiat). La nuova Fiat Panda è lunga 365 centimetri, è larga 164 centimetri ed è alta 155 centimetri: il corpo vettura ha mantenuto lo sviluppo verso l’alto, garantendo in questo modo ottimo spazio nell’abitacolo per cinque persone e per un bagagliaio ampio e davvero sfruttabile. La sua voglia di maturità si respira forte e chiara: grazie allo stile esterno (oggi più rotondo, più morbido, più dolce e più calibrato, più personale, più giocoso, più studiato, anche se poco muscoloso) e grazie all’aspetto dello spazio abitativo (più curato di quello dell’attuale generazione dell’utilitaria di segmento A, caratterizzato da una plancia semplice – anche se in qualche punto caotica – e dalla leva del cambio rialzata, da sedili confortevoli e da numerosi portaoggetti, tra cui l’ampia vasca di fronte al passeggero anteriore, che ricorda – non senza un pizzico di nostalgia – quella della prima generazione di Panda) la nuova Fiat Panda colpisce chi la osserva, chi la giudica. Sì, mi piace molto: non sarò imparziale in questo momento, ma a me sembra che il management e l’equipe di Sergio Marchionne, in questo caso, abbiano fatto un buon lavoro. Poi, ogni parola deve essere vagliata dal vivo. Voi che ne pensate?

La nuova Fiat Panda sarà equipaggiata nel momento del lancio con il motore 0.9 litri TwinAir bicilindrico benzina nella versione sovralimentata da 85 cavalli e nella nuova versione aspirata da 65 cavalli (entrambi con Start&Stop), con il rinnovato motore 1.2 litri Fire benzina da 69 cavalli e con il 1.3 litri MultiJet II diesel da 75 cavalli (con Start&Stop). Successivamente al debutto della nuova Panda, la casa automobilistica commercializzerà anche la motorizzazione 0.9 TwinAir sovralimentata Natural Power da 80 cavalli (doppia alimentazione benzina/metano) e la motorizzazione 1.2 litri EasyPower da 69 cavalli (doppia alimentazione benzina/GPL); ma non solo: rimanendo in campo meccanico, dopo alcuni mesi debutteranno anche la trazione integrale (di serie la trazione anteriore) e il cambio robotizzato Dualogic per il motore TwinAir. Tutta la gamma sarà inoltre dotata del dispositivo GSI, Gear Shift Indicator, che suggerirà di cambiare rapporto per rendere efficiente la guida.

La nuova Fiat Panda sarà proposta con dieci tinte per la carrozzeria, con quattro diversi rivestimenti per l’abitacolo, con due copricerchi e con due cerchi in lega, con tre allestimenti e con un ampia gamma di accessori (degni anche di vetture di altro blasone, come il tetto apribile elettrico, il dispositivo Blue&Me TomTom LIVE ed un nuovo sistema in grado di prevenire le collisioni, fermando l’utilitaria quando rileverà la presenza di ostacoli frontali ad una velocità inferiore a 30km/h): in soldoni, ce n’è per tutti i gusti.

Lasciatemelo dire (cioè permettetemi di fare lo sciovinista): la nuova Panda lascia un distacco netto dietro a sé nel settore delle utilitarie, con questa evidente maturazione, e distanzia rapidamente la nuova Volkswagen Up!, almeno a livello di stile, ancor prima del debutto. Di entrambe.

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