La Ferrari investiga sulla vicenda Pit-Stop

di gianni puglisi Commenta

A Singapore la Ferrari è stata vittima di un vero e proprio disastro che ha portato entrambi i piloti a concludere la gara senza portare a casa nemmeno un punto. Adesso la Ferrari sta cercando di capire cosa è successo in quel maledetto pit-stop che è costato la gara sia di Massa che di Raikkonen.


Tutto è cominciato quando Massa, entrato ai box per il rifornimento è partito un attimo prima che il meccanico addetto al rabbocco sganciasse il tubo dall’auto. Il risultato è stato che Felipe è partito con il tubo attaccato alla macchina, evento che ha causato danni fisici ad uno dei meccanici.

Stefano Domenicali ha cercato di dare una spiegazione su quello che è veramente successo dentro i garage della Ferrari al momento del rifornimento del brasiliano. La Ferrari è l’unica squadra che al posto di usare il lecca-lecca per far ripartire il pilota, il quale attende il segnale, usa un componente elettronico luminoso che garantisce migliore velocità della transizione e un minor numero di presenze di meccanici.

Questo sistema elettronico funziona con dei sensori che percepiscono il momento in cui i meccanici si allontanano dalla macchina, permettendo tramite una luce verde il via libera del pilota.

Domenicali ha spiegato che in situazioni come quella di domenica a Singapore, cioè con l’entrata della Safety car, si creano situazioni talmente critiche e sensibili che è preferibile staccare il sistema elettronico e affidare l’incarico ad un meccanico che ha il compito di premere manualmente il pulsante che da il via libero al pilota.

Domenica questa situazione è stata gestita male, infatti il meccanico responsabile ha premuto anticipatamente il pulsante facendo accadere quello che già tutti sappiamo. Comunque siano andate le cose, Domenicali ha ribadito che non è intenzione della squadra licenziare l’uomo in questione.

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