Lamborghini cresce ancora in Cina

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Non fa più notizia che la Cina sia uno dei mercati con l’espansione più mostruosa di tutto il mercato automobilistico e che la Grande Muraglia non rappresenti più solo un nemico dal copia-incolla facile facile, ma piuttosto una possibilità, una grande possibilità, per costruttori che in un mercato che ristagna, che marcisce, come in certe zone del mondo, rischiano di morire per mancanza d’ossigeno. Lamborghini (e non dico che sia uno di quei fabbricanti di cui facevo menzione qualche parola fa), ad esempio, ha capito, come tanti, quale sia la potenzialità del Paese orientale e ci si è buttata con triplo salto carpiato, forte della propria nobiltà, dell’immagine, dell’heritage (e del supporto del Gruppo Volkswagen). Il risultato?

“Abbiamo consegnato centosettantotto vetture super-sportive per i clienti cinesi nei primi tre quarti (dell’anno 2010, ndr), con una crescita pari ad oltre il 200% rispetto all’anno passato. Questo impulso renderà più facile raggiungere il nostro obiettivo di vendita di duecento unità nel 2010”. Ce lo spiega in questo modo il buon Stephan Winkelmann, che ricopre la carica di presidente e amministratore delegato di Lamborghini, in un’intervista al China Daily. Traducendo in parole meno altisonanti, dalle ottanta vetture che la casa automobilistica di Sant’Agata Bolognese ha commercializzato in Cina nel 2009 si è passati alle centosettantotto vendute dal Toro nei primi mesi del 2010, quelli trascorsi sino ad ora. Con questo successo nel taschino e la buona volontà nell’altro, il fabbricante di supercar sta mettendo a punto gli ultimi ritocchi all’espansione proprio nel Paese, allargando il reticolato di concessionarie ufficiali.

“Siamo fiduciosi che avremo venti showroom in tutta la nazione entro la fine del 2011, e abbiamo già firmato accordi con quattordici nuovi concessionari – ha proseguito Winkelmann –. E vediamo una crescente domanda da parte dei figli della generazione del boom economico, il che significa che abbiamo clienti adolescenti qui, alcuni dei quali di appena diciotto anni. Ciò ci aiuta a raggiungere i clienti locali molto presto e ci fornisce un promettente futuro in Cina”. La notizia arriva dopo una settimana dall’inaugurazione di due nuove concessionarie, a Shanghai e Xiamen, che portano il totale a nove, e qualche ora dopo lo stop alla produzione di Lamborghini Murcielago, di cui abbiamo parlato qui.

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