Lauda manda Hamilton a lezione da Button

di gianni puglisi 2


Siamo nel pieno centro di una rivoluzione di pregiudizi. Jenson Button, lo stesso che venne rinominato paracarro e che vinse il titolo piloti 2009 grazie al genio Brawn, sta pian piano comprandosi l’ammirazione del suo team, dei fan e di tutti gli esperti di Formula 1.

La sua ascesa è molto strana, perché anche se da curriculum si presenta da campione del mondo, non molti avrebbero scommesso su di lui ed invece oltre a scrollarsi l’immagine del secondino di turno alla McLaren, Jenson ha dimostrato di ottenere punti e prestazioni senza la velocità, ma con l’intelligenza e la costanza, elementi che secondo Niki Lauda mancano a Lewis Hamilton.

Lewis è più veloce di Jenson in qualifica, ma in Belgio è stato Button a finire terzo, mentre lui è cadutoLauda ha continuato “Non si vincono i campionati schiantandosi. Guardate Sebastian Vettel, non commette errori ed è per questo che si appresta a rivincere il titolo”.

Nonostante i team boss di Ferrari e McLaren insistano nel dire che il campionato è aperto, pare evidente a tutti che invece è impossibile contrastare una macchina perfetta e che non compie errori come la Red Bull. Ma la nuova frustrazione per piloti come Hamilton deriva dal confronto interno col compagno di squadra.

Guardiamo le statistiche: Hamilton e Button hanno ottenuto 2 vittorie a testa, ma in qualifica Lewis domina incontrastato con 9 risultati rispetto ai 3 di Jenson. Button però è riuscito a raccogliere 6 podi rispetto ai 4 di Hamilton, il che gli permette di ritrovarsi davanti nella classifica piloti con soli 3 punti di differenza .


L’andazzo del campionato può permettere ad Hamilton di non rimpiangere questo 2011, ma può uno dei 3 piloti più forti in F1 concedersi l’ascesa interna del compagno di squadra?

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