Michael Schumacher con la Fota: “Sì a Mondiale alternativo”

di Redazione 2

SCHUMACHERLo ricordiamo tutti e per molti di noi è rimasto l’idolo che era quando pilotava nel migliore dei modi la Ferrari. Ora per Michael Schumacher la vita va avanti al di fuori delle piste di Formula 1 anche se il pluricampione mondiale non ha mai smesso di seguire attentamente ogni dettaglio che gira intorno al contesto nel quale è nato e ha vissuto.

Il cuore rosso di Schumi, ancora legato alla scuderia di Maranello per affetto e per professione (lo ricordiamo tutti aggirarrsi tra i box Ferrari nel corso dei gran premi precedenti), non ha mai smesso di battere per i motori. Ecco perchè non pare affatto fuori luogo che anche il Campione tedesco prenda posizione e si esprima rispetto a ciò che sta accadendo nel mondo della F1. In particolare, Schumacher pare non avere dubbi sul fatto che la battaglia intrapresa dalla Fota sia giusta e comprensibile. Motivo per il quale è giusto che piloti e scuderie vadano avanti.

“Da appassionato di motori e da professionista, voglio vedere, e come me tutti i tifosi di questo bellissimo sport,  lo spettacolo migliore con i piloti più forti e team più competitivi che si sfidano mettendo in scena le esibizioni più affascinanti. Ecco perchè è semplicemente incomprensibile che i team condividano tra loro la visione sull’approccio alle riforme e la federazione invece voglia ancora attuare qualcosa di diverso. Un percorso che non ha senso, io faccio fatica a venirne a capo. In un primo momento può sembrare incredibile, ma stavolta tutti i grandi team sono uniti e questo renderebbe un nuovo campionato molto più realistico, l’alternativa diventa reale e a questo punto è giusto che tutti ne prendano atto”.

Non lo dice in maniera esplicita, ma Michael Schumacher fa capire in più di un passaggio di non condividere affatto la reazione della Fia. La sua è una presa di posizione chiara: solo le parole e i toni sono quelle del moderatore.

“Trovo poco piacevole che, negli ultimi tempi, in Formula 1 si sia parlato solo di politica. Bisognerebbe riscoprire la passione dello sport. Spero che questi giochi politici terminino in tempi brevi: la Formula 1 è stato sempre il palcoscenico per i migliori piloti e i migliori team. Tutto questo è stato ammirato nel mondo, questo è ciò che tutti vogliono vedere. A furia di colpi bassi assestati dall’istituzione sportiva, rischiamo di compromettere quanto costruito nel corso degli anni: se ciò viene messo in discussione dall’incertezza delle regole, è meglio tutelare il valore dello sport, andar via e costruire in altri luoghi in modo ragionevole”.

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