La nuova Ferrari 2010, con 240 litri di benzina

di Redazione Commenta

ferrari_2010Appassionati di Formula 1, tenetevi forte. In attesa della presentazione ufficiale della nuova vettura della Ferrari, eccovi le tanto attese novità che saranno montate dalle monoposto della scuderia di Maranello. Come tutti sapete, visti i risultati della scorsa stagione, la Ferrari sta lavorando da mesi sui nuovi prototipi e questo significa che Fernando Alonso e Felipe Massa si ritroveranno all’interno di una vettura pronta a lottare per il titolo. O almeno speriamo che non esca qualche nuovo regolamento a frenare la Rossa. Iniziamo dalle nuove ali (anteriori e posteriori) che faranno il loro esordio nei test di Valencia dal 1 al 3 febbraio: niente paura se durante la presentazione vedrete quelle dello scorso anno, è solo una tattica per non svelare agli avversari tutti i segreti. Rispetto alla F60 il telaio sarà più alto e avrà le “corna” stile Red Bull nella parte superiore. Grazie al restringimento delle gomme anteriori e all’innalzamento del telaio, sulla monoposto troveranno spazio delle appendici aerodinamiche che andranno ad attaccarsi sotto la scocca. Come per la F60, anche nella versione del 2010, gli specchietti rimarranno integrati con i deviatori di flusso davanti alla fiancate. I radiatori saranno più lunghi rispetto alla versione precedente, mossa scelta per compensare l’allargamento della zona serbatoio. La nuova Ferrari, infatti, avrà un serbatoio da 240 litri, il doppio rispetto a quello della versione 2009, ovviamente per far fronte al nuovo regolamento che vieta i rifornimenti durante le gare. Leggermente arretrati i collettori di scarico, mentre i bracci della sospensione posteriore avranno un’inclinazione in avanti per sfruttare i canali d’aria che alimentano la zona del famoso doppio diffusore. Dopo 12 anni, torna all’interno della fusione del cambio, il serbatoio dell’olio; i profili estrattori avranno un triplo canale centrale e seguiranno i progetti della Red Bull visti sul finale della scorsa stagione. Infine un’occhiata alla struttura deformabile posteriore che servirà come parte integrante dell’aerodinamica. Adesso non rimane che attendere il risultato e sperare che il 2010 riporti a Maranello i titoli iridati.

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