L’ex pilota Toyota ha dichiarato in una intervista che secondo il suo parere la struttura gerarchica della Ferrari è scorretta nei confronti di Felipe Massa e dei piloti passati che sono stati subordinati ad un primo pilota.
Il fratello del sette volte campione del mondo Michael ha spiegato che in 11 anni e quindi dal 1996 al 2006 il team di Maranello ha sempre adottato una divisione sostanziale tra i due piloti della squadra, considerandone uno di maggiore importanza e l’altro di minore spessore.
Proprio nel 2006, Eddie Irvine era il secondo pilota, mentre il ruolo di leader era affidato a Michael, il quale aveva il compito di ottenere la vittoria del campionato per il successo dell’intero team.
Stessa situazione si è venuta a creare con il pilota Rubens Barrichello dal 2000 al 2005, era in cui vide una sottomissione da parte del pilota brasiliano nei confronti del campione Schumacher.
Ralf sostiene che quest’anno Massa abbia ancora tutte le carte in gioco per poter conquistare il suo primo titolo piloti, infatti la vittoria nel circuito di Istanbul è la prova di queste affermazioni.
La Ferrari purtroppo, secondo l’ex pilota F1, è un team che adotta quasi sempre la strategia del numero 2 dentro la squadra e pare proprio che Felipe non possa togliersi questo handicap, soprattutto dopo il 2007 che vide Kimi Raikkonen vincitore del titolo di campione al suo debutto in maglia rossa.
Massa è un pilota forte e matematicamente è uno dei canditati per conquistare il mondiale, nonostante il suo compagno di team sia in prima posizione con un distacco di 7 punti.
Per Ralf le speranze di rivedere di nuovo un brasiliano vincere un campionato dopo Ayrton Senna sono alte, sempre che la Ferrari non danneggi Felipe con il classico favoreggiamento nei confronti dell’attuale “ numero uno “ Raikkonen.
Via | F1 Live
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kkX 14 Maggio 2008 il 00:10
A parte il fatto che è una cosa che fanno praticamente tutti i team…
Poi proprio quest’anno parla?
Penso che non ci sia mai stato un così alto equilibrio negli ultimi anni (Solo lo scorso anno in McLaren, ma perchè Hamilton fu una sorpresa, doveva essere un supermegaiper vicario di Alonso)
Sebastiano Cucè 15 Maggio 2008 il 15:38
Hai ragione e personalmente credo che dentro una squadra sia giusto accettare lo spirito di sacrificio nel caso in cui il mio compagno sia più forte e avvantaggiato di me. Massa si è lasciato scappare l’opportunità nel 2007 da un pilota che veniva dalla McLaren e che non era Schumy