Porsche, un bilancio da record nel 2012

di gianni puglisi Commenta

La crisi economica che ha colpito l’intero mondo non si è estesa, però, a tutti i marchi di supercar, almeno per il momento. Infatti, né Ferrari e nemmeno Lamborghini hanno dovuto fare i conti con la crisi che ha colpito l’intero mercato automobilistico, mettendo a segno addirittura dei veri e propri record di vendita. A seguire la linea tracciata da questi due marchi c’è anche Porsche, che da pochi giorni ha diffuso i suoi dati di vendita relativi al 2012 e, nonostante non ci fossero le condizioni ideali per sviluppare una grande crescita, è riuscita comunque a siglare il record di bilancio durante gli scorsi dodici mesi.

porsche record bilancio 2012
Solamente nel corso dell’ultima settimana erano arrivate notizie interessanti da parte di Lamborghini, che aveva rilasciato un comunicato ufficiale in cui sosteneva di aver vendute ben 2083 esemplari nel corso del 2012: si tratta di un exploit che vale quasi un terzo in più rispetto alle vendite che erano state registrate negli anni precedenti.

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2012 DA RECORD

Dopo al marchio Lamborghini, è stata la volta di Porsche, che ha annunciato i suoi record ottenuti nel corso degli ultimi dodici mesi: nel 2012, infatti, il marchio tedesco è stato in grado di registrare un numero di immatricolazioni pari a 143096, con un incremento pari al 22,3%.
Nel corso dei primi giorni del mese di dicembre, il marchio tedesco aveva comunicato in via ufficiale di essere riuscito a battere il record di bilancio del 2011: ecco spiegato il motivo per cui non è una vera e propria sorpresa, dato che si sapeva già da diversi mesi, anche se era necessario stabilire ancora i riferimenti precisi di questo record di bilancio.

LA CAYENNE LA PIU’ VENDUTA

Andando a spulciare un po’ le statistiche, possiamo notare come l’esemplare che ha garantito il più alto livello di vendite del marchio tedesco è rappresentato dalla Cayenne, che guida la classifica all’interno della gamma.
Le vendite del marchio Porsche sono aumentate notevolmente (+30%) sul mercato Nordamericano e in Cina, mentre sul mercato europeo le vendite hanno registrato un incremento pari all’8%.

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