Quello che c’è da sapere sul GP del Brasile

di gianni puglisi Commenta

Sarà il penultimo appuntamento del mondiale di F1 e anche se i giochi sono fatti ed Hamilton ha vinto il titolo iridato della stagione in corsa con 4 gare d’anticipo sulla tabella di marcia, siamo sicuri che non mancherà lo spettacolo. E allora ci affidiamo alla presentazione che del tracciato fa Ferrari.com

Sul sito della Ferrari come al solito c’è una presentazione dettagliata del circuito che affronteranno i piloti. La F1 resta in America ma si trasferisce in Sud America, in Brasile. Si correrà all’Autodromo Jose Carlos Pace di São Paulo.

Certamente è una delle piste più belle del Mondiale. In appena 4.309 metri, mescola con sapienza stregonesca curve lente ed altre velocissime con il rettilineo finale che si presta a sorpassi grazie alla frenatona della Esse Senna. Anche l’ultima curva prima del rettilineo è importantissima sia per tentare il sorpasso che per prendere la fondamentale velocità da tenere per tutto il rettifilo e necessaria per contrastare eventuali attacchi. A complicare ulteriormente la vita dei piloti qui di solito si gareggia con condizioni climatiche difficili, con un soffocante caldo umido che si alterna a violentissimi acquazzoni. Si gira in senso antiorario, e questo è un ulteriore stress per i piloti che subiscono sollecitazioni anomale al collo. In Brasile la Scuderia Ferrari ha vinto dieci volte, otto ad Interlagos, la prima con Niki Lauda nel 1976, l’ultima con Felipe Massa nel 2008.

La Esse di Senna
L’ingresso di questa doppia curva è spesso teatro di grandi sorpassi iniziati sulla Arquibancadas, la curva finale fare in pieno. Da qui bisogna uscire in velocità perché sulla Reta Oposta si può aprire il DRS e tentare un attacco alla curva 4.

La curva Junçao
È l’ultima frenata di Interlagos dopo la quale si accelera in pieno fino alla Esse di Senna. La curva dal 2008 è ben stampata nella mente di Felipe Massa: qui Lewis Hamilton riuscì a passare all’ultimo Timo Glock e a vincere in extremis il titolo.

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