Spa e Monza, la Red Bull rischia il mondiale

di gianni puglisi Commenta


L’anno scorso fu la Force India con Giancarlo Fisichella a conquistare la pole position ed il secondo piazzamento in Belgio. Come è possibile che una squadra mediocre improvvisamente diventi competitiva ai massimi livelli?

I circuiti di Spa e di Monza, prossimi eventi nel calendario di F1, sono caratterizzati da lunghi rettilinei che determinano l’impostazione della macchina con un bassissimo carico aerodinamico, fattore non decisivo, al contrario della potenza del motore.

La Mercedes ha attualmente i motori più potenti in Formula 1 e la Force India monta tali motori, come la McLaren. L’allarme risuona in casa Red Bull, lo dice lo stesso Horner che alla vicinanza della vigilia del gran premio belga ha ammesso che l’intero campionato può essere compromesso…….


….da questi due eventi che non giocano a favore del suo team.

Questa stagione la Red Bull ha dimostrato di possedere la migliore macchina, ma nei circuiti dove è richiesto un elevato carico aerodinamico, che il team ha saputo ottenere grazie al genio di Adrian Newey. Il team anglo-austriaco è spinto dal propulsore Renault, che contrariamente a quello tedesco ha prestazioni inferiori in termini di potenza, dato per altro riscontrabile dal minor consumo di carburante.

Nel settore tortuoso possiamo recuperare tempo” ha spiegato Horner” ma giù dalla collina e nei vari rettilinei, saremo fuori”.

Preoccupazione evidente anche per il pilota Mark Webber, precedentemente convinto che la sua macchina fosse adattabile a tutti i tipi di circuiti. Aria diversa in casa McLaren, che grazie all’ausilio dei motori Mercedes ed all’ottimo spunto del sistema F-duct si guarda con ottimismo la gara che a fine mese riaprirà il circus per la parte finale e decisiva di questo campionato 2010.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>