Sauber spiega l’importanza dei soldi in F1

di gianni puglisi Commenta


Per essere veloci in Formula 1 è necessario avere buona esperienze ed idee. Ma senza soldi difficilmente si va lontano e in uno sport come questo è necessario avere sempre le giuste risorse perché è un’interminabile sviluppo, un quotidiano aggiornamento e chi si ferma è perduto e rischia di finire ultimo o di non finire proprio.

Peter Sauber parla chiaro, la sua squadra ha iniziato bene questo 2011 ma necessita di liquidità per mantenere alta la prestazione delle sue macchine che hanno raggiunto quasi sempre la zona punti.

Il 2010 è stato un anno difficile, la macchina era tutta bianca, mancavano gli sponsor e quindi i soldi. Quel momento di difficoltà poteva ripetersi quest’anno, ma fortunatamente gli sponsor sono arrivati.

Poi ha aggiunto che i piani ambiziosi ci sono sempre stati, ma mancavano le risorse finanziarie per supportarli:”Inevitabilmente in una squadra dalle nostre dimensioni, dove le idee degli ingegneri sono superiori alle risorse a loro disposizione, ulteriori risorse finanziarie si traducono direttamente in termini di prestazioni. Continueremo la nostra ricerca di altri sponsor“.

Lo stesso Sauber ha rivelato alcuni importanti dettagli per la prossima gara. Ecco perché in Turchia avremo una Sauber meno competitiva: “Diverse squadre hanno annunciato che porteranno pacchetti di sviluppo estensivi per la prossima gara di Istanbul, ciò potrebbe scuotere l’ordine ancora una volta. Abbiamo un grande aggiornamento previsto per la gara a Barcellona“.

Vince chi ha più soldi o attira più soldi chi vince di più?


Questo è il grande dilemma dell’attuale Formula 1, un dilemma che gli anni precedenti pareva trovare soluzione nelle proposte di Mosley con l’introduzione del budget limitato, soluzione fortunatamente non messa in pratica in quanto questo sport è bene o male l’apice dell’automobilismo e in quanto tale deve essere fonte di innovazione e tecnologia. La sopravvivenza per team come Sauber, Williams e compagnia bella è del resto parte del gioco.

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