Il destino di Schumi: da un altro Mondiale a un altro Gran Premio

di Redazione Commenta

Michael Schumacher, il pluridecorato campione del mondo di Formula 1, ha abbondantemente capito di non poter competere per la conquista del titolo mondiale in questa stagione 2010 di Formula 1. Al momento, l’obiettivo più concreto e a portata di mano, é quello di vincere almeno un Gran Premio. Benché sino ad ora non sia ancora riuscito a salire sul podio, il pilota della Mercedes ha indicatp il Gran Premio del Canada come l’occasione giusta per centrare l’obiettivo.

L’intuizione non si basa tanto su una questione di competitività crescente della sua monoposto, quanto di opportunità: il circuito di Montreal infatti, ha caratteristiche particolari e può premiare anche un outsider senza più ruggine addosso come l’ex-ferrarista. Se corri in Canada, spesso basta una safety car al momento giusto o un incidente di chi ti sta davanti (vedi il “muro dei campioni”), per trovarti d’incanto sopra al gradino più alto del podio. Schumacher lo sa bene e per il prossimo GP prova a ragionare in positivo:

Il circuito è molto veloce e stiamo lavorando proprio su questo punto. Noi non siamo ancora al top ma cercheremo di ottenere il massimo risultato possibile. La vittoria? Perché no!”, ha detto il sette volte campione del mondo.

L’ottimismo ha contagiato anche il compagno di squadra Niko Rosberg: “La caratteristiche della nostra macchina dovrebbero adattarsi bene a questo tipo di tracciato. Noi presenteremo alcuni aggiornamenti importanti, è una pista diversa da Istanbul per cui abbiamo molte aspettative importanti qui”.

La macchina sarà la stessa vista in gara nell’ultimo Gran Premio corso in Turchia, ma con un elemento nuovo: si tratta dell’F-Duct. Il sistema ha fino ad ora disatteso le speranze, ma per i lunghissimi rettilinei di Montreal sarà pronta una versione riveduta e corretta, cosa che potrebbe consentire un bel salto di qualità alle MGP W01.

“Quando l’F-Duct funziona a dovere hai due vantaggi: carico nelle curve e velocità sul dritto – ha ricordato Ross Brawn – mentre noi non abbiamo ancora sufficiente velocità di punta. Ci vuole tempo ed esperienza per capire come sfruttare al meglio questo sistema”. Gli uomini Mercedes credono che un altro punto a loro favore sarà il fantastico motore che equipaggia le loro monoposto e che fa sognare in grande anche la McLaren mentre preoccupa chi non ce l’ha: Red Bull su tutti.

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