Schumi – Barrichello: Gp di Ungheria, incidente archiviato per sempre (via sms)

di Redazione Commenta

Compagni di scuderia alla Ferrari dove entrambi, chi a suon di vittorie e chi per la generosità sempre riconosciuta, hanno fatto breccia nel cuore dei tifosi. Poi, le carriere di Michael Schumacher e Rubens Barrichello si sono divise in maniera definitiva: il tedesco si è ritirato dalle scene prima di rientrare dalla porta principale (Mercedes Gp) nel circus della Formula Uno, il brasiliano ha girovagato in diversi team prima di approdare alla Williams, con cui tuttora corre.

Eppure, nonostante i molti anni di vita professionale nello stesso box, i due sono stati protagonisti di un episodio increscioso nel corso del Gran Premio di Ungheria: complice una manovra pericolosa del tedesco, Barrichello è finito a fare la barba al muretto. Qualche polemica, parecchia freddezza e poi il tentativo di conciliazione che ha avuto il suo culmine qualche ora fa, quando Schumacher, nel tentativo di mettere una pietra sopra all’avvenimento, ha inviato a Barrichello un messaggio via cellulare con cui chiedere scusa. A riferirlo è il brasiliano, che dichiara in conferenza stampa alla vigilia delle prove libere del Gp del Belgio:

Io ho accettato le sue scuse. Mi ha scritto oggi, spiegandomi che qualcuno gli ha riferito che io ho avuto l’impressione che lui volesse farmi andare a sbattere contro quel muro. Lui mi ha detto che non è stato così e si è comunque scusato. Gli ho risposto che non c’era problema, che si va avanti e gli ho augurato un buon weekend”.

Dopo la confessione del carioca, inevitabile la replica del pluricampione del mondo: “Non ho problemi a parlare con Rubens. Ci sono due ragioni per le quali gli ho scritto un sms: la principale è che quello era il suo Gp numero 300 e volevo congratularmi con lui, visto che noi due insieme ne abbiamo condivisi parecchi, quindi con l’occasione ho voluto ribadirgli che, anche se a lui era sembrato, io non avevo assolutamente intenzione di spingerlo contro il muro. Il mio unico desiderio è correre ogni gara al massimo, ma senza arrivare al contatto con gli avversari. Comunque se lui crede che io lo abbia voluto spingere contro il muro, allora mi scuso“.

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