“Se non c’è Monza non c’è la Formula Uno”. È il lapidario e inequivocabile commento espresso dal presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, in occasione della sua visita alla Villa Reale del capoluogo brianzolo, per un convegno intitolato “Brianza Globale” promosso dalla Camera di commercio. “Non si può pensare – ha spiegato Montezemolo – che la Formula Uno possa continuare e vivere senza Monza: il gran premio d’Italia è a Monza, che è un circuito molto importante che ha fatto la storia ed è il passato, il presente e il futuro, e a Monza rimane”. A chi gli ha chiesto anche un commento sul possibile spostamento della competizione a Roma, Montezemolo ha replicato che “il problema non si pone nemmeno”.
Tra l’altro le dichiarazioni rilasciate dal massimo dirigente del Cavallino acquistano un ulteriore rilievo – a conferma dell’intoccabilità della gara brianzola -, se si pensa a ciò che ha dichiarato il presidente della Fia, Jean Todt, che proprio la settimana scorsa si era pronunciato, a sua volta, sulla possibilità di proporre un doppio appuntamento con il Circus in Italia con la F.1, con il probabile ingresso in calendario, forse già dal 2013, del tanto discusso GP di Roma.
Oggi in casa Ferrari non è un giorno come tutti gli altri. Infatti sessant’anni fa a Monte Carlo le monoposto del Cavallino Rampante facevano il loro esordio nel Campionato del Mondo di Formula 1, nel Gran Premio di Monaco, seconda prova iridata. “Festeggeremo intanto provando a vincere che è la cosa più importante e poi con la consapevolezza di avere l’orgoglio di un’azienda che dal primo Gran Premio, nel 1950, ad oggi, è stata sempre presente in Formula 1, anche nei momenti difficili, anche quando molti si erano ritirati, sempre con una macchina rossa“. Luca Cordero di MontezemoloLa squadra -ha aggiunto Montezemolo- vuole trionfare ad Istanbul. “è quella che ha vinto di più, quindi c’è un grande orgoglio e una grande responsabilità, sapendo anche che dietro a questi 800 Gran Premi c’è la storia di persone straordinarie in fabbrica, in pista, tecnici, meccanici, piloti a cui va il mio ringraziamento, sapendo anche come presidente -conclude scherzando- di averne fatti quasi la metà“.
“Francamente credo che questa polemica sia del tutto inutile e che si stia sfiorando il ridicolo nel sostenere che il colore rosso o un elemento grafico che riproduce un codice a barre, possano indurre la gente a fumare“. Con queste parole, il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, ha voluto commentare sul sito ufficiale della Ferrari, le affermazioni dei giorni scorsi, secondo cui la livrea della Ferrari F-10, sarebbe stata pensato in quel modo, per fare pubblicità subliminale ai prodotti della Philip Morris.
Max Mosley torna a prendere la parola e lo fa per attaccare in maniera frontale la Ferrari, rea – secondo l’ex Presidente Fia – di incapacità gestionale. Non lo dice così ma, se possibile, in maniera ancor più diretta. Nelle parole di Mosley si legge questo: se Maranello vince è solo perchè ha la possibilità di disporre di maggiori risorse rispetto agli avversari. L’intervento del grande ex è avvenuto attraverso una intervista rilasciata a F1 Racing e lascia quantomeno perplessi: