Formula 1, la Renault pensa a Raikkonen per il 2011. Il patròn Boullier: “Voglio capire le sue intenzioni”

di Redazione Commenta

L’anno prossimo Robert Kubica potrebbe essere affiancato da Kimi Raikkonen al volante della Renault. L’ex-pilota della Ferrari potrebbe infatti tornare a gareggiare in Formula 1 dopo l’anno vissuto in WRC, ma Eric Boullier, il team principal della casa anglofrancese, ha tenuto a precisare che, prima di formulare una qualsivoglia offerta, ha intenzione di testare quali siano le reali motivazioni del finlandese. Ovvero accertarsi che il ritorno in pista non sia dovuto soltanto ad una questione economica. “Sì – ha confermato Boulliersiamo in contatto con Raikkonen, ma non abbiamo ancora discusso seriamente. Potrebbe essere uno scenario possibile se dovessimo scegliere di non confermare Petrov. Sicuramente parlerò con lui, lo incontrerò e mi accerterò delle sue reali motivazioni. Voglio un pilota super-motivato, che sia finlandese, cinese o franco-svizzero”.

Al di là delle battute, le parole di Boullier, non sono certamente spese a caso: è infatti certo che il pilota russo della Renault Petrov sia sulla graticola. Il russo ha raccolto sinora appena 19 punti finora in stagione, una miseria se confrontati con i 114 del compagno di scuderia Kubica, e potrebbe essere sostituito dal cinese Ho-Pin, l’attuale riserva della Renault, o da Romain Grosjean, che fu rimpiazzato proprio da Petrov nel 2010. “Continua a fare errori – ha proseguito il team principal della Renault parlando del russo – dobbiamo capire quali siano le sue reali potenzialità di adattamento alla F1. Se Robert si batte come adesso per la quinta posizione, e Petrov può finire settimo o ottavo allora va bene. Questo è quello che ci aspettiamo da un giovane pilota. Se lui è già al limite, è una questione diversa”.

Casa Ferrari – Il presidente della Ferrari Luca di Montezemolo ha voluto ringraziare tutti nel brindisi post vittoria tenuto a Maranello dopo la vittoria ottenuta da Alonso al Gran Premio di Singapore: “Queste vittorie sono il frutto del lavoro di squadra, non arrivano per caso o dal cielo. Tutti dalle persone al muretto a quelle impegnate nel pit-stop o all’interno del box, da quelle in fabbrica ai piloti in pista, avete contribuito in maniera decisiva. Sono orgoglioso di essere il vostro presidente e sono contento per Stefano Domenicali e tutti i suoi collaboratori che non hanno mollato quando la situazione sembrava essere molto difficile. Questa è la squadra che voglio: fatta di gente che lavora in silenzio, che non si abbatte nelle difficoltà e mantiene i piedi ben saldi a terra quando le cose vanno per il verso giusto“.

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