Toyota Yaris 2012, le prime immagini spia

di Redazione 2

Lo si può dire senza tentennamenti: Toyota Yaris rappresenta una delle più economiche vetture all’interno del segmento B e uno dei modelli più importanti in seno alla gamma del colosso nipponico, venduto pressoché in ogni parte del mondo: giunta alla sua seconda generazione, l’utilitaria giapponese ha consolidato la propria identità, proponendo doti di concretezza e di parsimonia alla clientela, differenziandosi da numerose altre proposte concorrenti, che guardano più alla forma che alla sostanza.

Toyota Yaris non è una di quelle citycar sfiziose di cui il mercato si sta rimpinguando. E non lo sarà neppure quando verrà rinnovata, tra il 2011 ed il 2012, allorquando una nuova generazione prenderà il posto dell’attuale: commercializzata nel 2006, l’odierna Yaris ha subito un discreto restyling nel gennaio dello scorso anno. La vettura, oggidì, risente della dipendenza ad un periodo stilistico Toyota superato dalle più recenti proposte e cede il passo ad utilitarie più moderne.

Le immagini chiacchierano della nuova generazione, colta in fallo durante un test, in veste semi-definitiva: ad una prima scorsa, si possono già leggere i dettagli che si discosteranno da ciò che oggi viene proposto: Toyota Yaris verrà dotata di una mascherina posta in basso e contratta in una forma breve, quasi un rigido cuneo rivolto verso il paraurti, e di una nuova coppia di gruppi ottici, tagliati e levigati dalle nuove prerogative dello stile estetico Toyota.

A questi due dettagli si adegua il paraurti anteriore, che è ancora ripartito in tre frammenti, ma che ora sfugge alla vista, succhiato dalla lamiera, che esonda da limiti precedentemente imposti. La parete laterale pare rimanere simile a quella dell’odierna Toyota Yaris, fatta esclusione per la parte finale, quella posteriore, che si innalza repentinamente: è corretto ipotizzare, di conseguenza, che il cielo dell’abitacolo venga rialzato in toto, per garantire una migliore abitabilità.

Discorso differente va fatto per la zona posteriore, la coda: nessuna variazione eclatante si fa segnalare ed è probabile che la vettura definitiva non sia ancora pronta a mostrarci l’avvicendarsi delle forme nella zona del portellone: ma, per ora, possiamo anche accontentarci così.

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