Volkswagen Eos restyling, dettagli ed immagini

di Redazione 1

Se avevate dubitato dell’intraprendenza industriale del costruttore teutonico di Wolfsburg, oggi potreste essere smentiti. Volkswagen ha deciso di fare le cose in grande, infatti, e in poco più che sei mesi ha rivoluzionato la gamma di veicoli, proponendo nuove versioni o semplici restyling per otto veicoli (Volkswagen Jetta, Volkswagen Passat, Volkswagen Caddy, Volkswagen Touran, Volkswagen Touareg, Volkswagen Eos, la sorpresa di oggi, Volkswagen Sharan, Volkswagen Phaeton), senza contare Volkswagen Multivan, Volkswagen California e Volkswagen Amarok, decisamente meno comuni sul mercato. Ebbene, come anticipato sopra, la più recente delle innovazioni è il lifting estetico riservato alla cabriolet Eos, commercializzata nel 2006 ed ora ancora maggiormente affiliata a Passat e Passat Variant per stile.

L’introduzione nella gamma e nelle concessionarie avverrà nel primo mese del prossimo anno, ma la presentazione sarà anticipata al Salone di Los Angeles 2010, che si svolgerà in Nord America dal 19 novembre al 28 dello stesso mese. Le innovazioni estetiche sono sufficientemente conosciute: che vi aspettavate? Che Walter De Silva, quello dell’amore per Alfa Romeo, capo del Centro Stile del Gruppo Volkswagen, diventasse di colpo originalissimo e differente da sé stesso. Giammai! Il risultato della cabriolet Eos restyling è un aspetto comune, ormai tradizionale per il brand tedesco.

Fatto di linee rigide, regolari, razionali, fatto di spigoli e angoli, fatto di tratti orizzontali, fatto di ordine e pulizia: nuovi, su questa Volkswagen Eos restyling, la mascherina, i fari anteriori, il paraurti e la griglia d’aria, i gruppi ottici posteriori, il paraurti posteriore, i cerchi in lega, alcuni rivestimenti interni, il volante, la strumentazione, parte della plancia. Rivoluzione forse più profonda nel listino dei propulsori della nuova Volkswagen Eos restyling. Tre motori articolano l’offerta benzina: 1,4 litri TSI quattro cilindri da 122 cavalli, 1,4 litri TSI quattro cilindri da 160 cavalli (questi due solo con trasmissione manuale a sei velocità) e 2,0 litri TSI quattro cilindri da 211 cavalli (questo anche con trasmissione automatica doppia frizione a sei velocità DSG). La gamma diesel, invece, è composta da un solo propulsore: un 2,0 litri quattro cilindri TDI da 140 cavalli (common-rail, suppongo), abbinato alla trasmissione manuale a sei marce o automatica doppia frizione a sei rapporti DSG. Dotazione standard, per il diesel, il sistema ecologico Start&Stop e il KERS.

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