Volvo e Geely in disaccordo sullo sviluppo della gamma svedese

di Redazione 1

Foto: AP/Lapresse

Aspetta aspetta: quanti mesi sono passati da quando Volvo è finita in mano cinese? Solo qualcuno? Non più di un anno? Si, credo proprio abbiate ragione: non è trascorso poi molto tempo, prima che nascessero alcuni attriti tra il management del costruttore nordeuropeo e l’attuale proprietario, Zhejiang Geely Holding Group Co., rappresentato principalmente dalla figura del suo Presidente, Li Shufu, in merito allo sviluppo del brand svedese. Cioè?

Ricorderete come, a poco tempo dall’acquisizione da parte di Geely, gli industriosi cinesi avessero immaginato uno sviluppo di grande taglia: il desiderio, inizialmente, era quello di immaginare e produrre una berlina di segmento F, che potesse competere con le grandi del segmento: Audi A8, BMW Serie 7 e Mercedes Classe S. Ed oggi? La tentazione è ancora la stessa e Li Shufu crede che la strada da percorrere, seppur non facile, sia proprio questa. L’ostacolo? Stefan Jacoby, l’attuale Chief Executive Officier di Volvo, nominato tale solo da qualche mese (in seguito all’acquisto della casa automobilistica europea da parte dei cinesi: sono stati proprio i neo proprietari a chiamarlo dal suo passato nel Gruppo Volkswagen), non riterrebbe idoneo, in questo momento, procedere in tale direzione.

L’Amministratore Delegato, cioè, è convinto che Volvo si debba inizialmente occupare di vetture di piccola taglia, sviluppando la zona più bassa della proprio gamma (suo il desiderio di mettere a punto una hatchback compatta di segmento C a cinque porte): per il manager, questa è la via verso il raggiungimento delle 800.000 unità commercializzate ogni anno entro il 2020. Il Presidente di Geely, dal canto suo, ha fatto sapere che non toglierà il saluto al marchio svedese e al suo settore manageriale e che, secondo il suo parere, è normale avere delle opinioni contrastanti. Il suo piano di sviluppo, per ora, si occuperà della realizzazione di due nuovi impianti in Cina e dello sviluppo di uno già esistente: oggi come oggi, nel Paese della Grande Muraglia, Volvo rimane un marchio di nicchia: la casa automobilistica svedese lì ha venduto, nei primi nove mesi del 2010, circa 22.700 veicoli.

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