F1, quando i “vecchi” cominciano a giocare

di gianni puglisi Commenta


Ci sono tantissimi aspetti nascosti che rendono la Formula 1 sempre più affascinante. Vi siete mai chiesti perché sul sito ufficiale della Red Bull il maggior numero delle fotografie è riferita al giovane Sebastian Vettel? Semplice! Il team è austriaco e la parte in questione che la compone ha da sempre concentrato le attenzioni attraverso una ricca campagna di investimenti al pilota tedesco.

Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito alle strepitose prestazioni di giovani debuttanti come Schumacher, Raikkonen, Alonso ed Hamilton, ma stiamo vivendo un nuovo evento nella Formula 1, dominato negli ultimi due anni da piloti trentenni sui quali nessuno avrebbe scommesso.

L’anno scorso toccò a Jenson Button, mentre quest’anno Mark Webber ha già conquistato due pole position, ha vinto entrambe le gare, battendo il proprio compagno di squadra.

Come se i veterani si stiano riprendendo la propria rivincita. I giovani piloti, come Vettel, Hamilton e lo stesso Alonso, provengono dai grandi programmi che hanno la finalità di indirizzare questi piloti fino alla massima categoria, apparecchiando per essi un tavolo preziosissimo col quale riscattare il proprio successo. Piloti come Webber e Button invece, hanno sempre arrancato in salita, con difficili carriere accompagnate da insuccessi e piazzamenti a metà griglia.

Come ha scritto sul suo diario in questi giorni James Allen, Webber può essere paragonato a Nigel Mansell. Entrambi i piloti hanno incominciato a percorrere la strada del successo dopo i 30 anni, infatti Nigel nel 1985 vinse due gare e l’anno successivo si mise in lista per il titolo piloti, perso proprio alla fine dell’ultima gara.


Webber e Mansell hanno lo stesso spirito guerriero, inoltre Mark si ritrova con successi che gli permettono di sbloccare la propria situazione psicologica, che contrariamente si riversa in modo negativo per il compagno Vettel, che adesso è sommerso dalla pressione del compagno di squadra.

L’anno scorso in Turchia Vettel fece meglio di Webber, per non parlare del Gran Premio della Gran Bretagna, circuito perfettamente adatto alla Red Bull per le sue curve veloci che lo hanno da sempre caratterizzato. In questa occasione sarà possibile assistere ad una vera lotta tra i due piloti. Vettel è un grande talento e sicuramente il suo tempo sta per arrivare, ma per Webber si sta realizzando la sua più grossa occasione in carriera.

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