F1: dossier Fia su caso Briatore, spunta Mister X. Flavio pronto alla contro mossa?

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Lo abbiamo lasciato senza neppure averlo potuto vedere, ascoltare, sentirlo replicare. La risposta di Flavio Briatore alle accuse e alla successiva condanna inflittagli dalla Fia – radiazione a vita dalla Formula 1 – sta per ora tutta nel breve inciso dato in pasto al Daily Mirror:

“Lascio per il bene del team” (frase antecedente alla radiazione ma relativa alle precedenti dimissioni, ndr).

A scelto di tacere, un gesto che lascia più di una interpretazione. A parlare, dopo la sentenza, ci hanno pensato in tanti (Piquet jr., Max Mosley tra i primi; a ruota Nico Rosberg, arrivato secondo a Singapore 2008 e fermo nel rivendicare una vittoria legittima e mai arrivata) ma arriva poche ore fa la presa di posizione di Bernie Ecclestone, patron del circo dei motori, il quale non può che esternare la propria solidarietà a Briatore.

Anche in questo caso, poche parole che vanno in soccorso del general manager italiano, con cui Ecclestone non è affatto in cattivi rapporti, lasciate in mostra sul quotidiano on line “El Mundo“:

“E’ una punizione troppo dura, non la meritava. Le scuse avrebbero dovuto aiutarlo”.

A contestare quella che pare una sentenza scritta a tavolino con Max Mosley nella parte di colui che detta (concedeteci un vezzo: ce lo immaginiamo nei panni di Totò mentre, in “Miseria e nobiltà“, detta la lettera allo scrivano), più di una voce autorevole. dalla Spagna alla Gran Bretagna, sono in molti a non aver capito. O ad aver fiutato puzzo di bruciato nel motore principale, quello dei vertici della Fia.

Spuntano le prime novità: la stessa Fia ha pubblicato un dossier di 91 pagine inerenti a quanto accaduto nel corso del Consiglio Mondiale straordinario. Tra tutti, colpisce un elemento: il fatto, cioè, che stando a lettere, email, verbali di interrogatori e deposizioni volontarie, si evince che fino al 17 settembre il coinvolgimento di Flavio Briatore non era per nulla provato, anzi: veniva definito solo possibile tanto dai commissari Fia quanto dalle indagini interne della Renault.

Qui, il mistero si infittisce, perchè a tale conclusione pare che Mosley non volesse per nulla limitarsi: lo stesso, infatti, avrebbe richiesto alla Renault – all’invito di

“La Renault ha il dovere di collaborare”-

di sbilanciarsi rispetto all’effettivo ruolo di Briatore. Che ha risposto, a questo punto, la casa francese? Presto detto:

“La Renault conclude che Mr. Briatore doveva sapere della cospirazione, limitata a non più di tre persone: Piquet, Symonds e Briatore“.

Avrebbe parlato Mister X, un fantomatico informatore interno alla scuderia Renault. Chi sia il tale, non è dato saperlo. La Fia ha garantito l’anonimato. Andando per deduzione – rispetto a quanto accaduto – si ha certezza che non siano i seguenti: Bob Bell, Fernando Alonso, Simon Rennie, David Greenwood, Phil Charles, Mattheau Dubois, Riccardo Penteado, Steve Nielsen. Indovina chi?

E Briatore, nel frattempo, che dorma? Ma nemmeno per idea: Flavione sta raccogliendo tutto quello che gli serve per preparare una contro mossa a dovere. Chi lo conosce lo sa: Briatore è duro a morire. Si parla di un contro fascicolo, ma sono solo indiscrezioni non certificate. Di sicuro, potrebbe giocare per l’intera vicenda un ruolo chiave il nuovo presidente Fia (Jean Todt?).

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