F1, la battaglia per il 6° posto vale 9 milioni


Mentre tutti aspettano di vedere Sebastian Vettel incoronato per la seconda volta campione del mondo di Formula 1, dietro le quinte o per meglio dire a metà griglia i team Sauber, Force India e Toro Rosso si giocheranno il tutto per tutto affinché si conquisti la sesta posizione nella classifica costruttori.

Secondo la distribuzione dei redditi, sancita dal Patto della Concordia, il sesto posto a fine campionato darebbe un premio finale di 9 milioni di dollari. Ecco spiegato il perché a 5 gare dalla fine di questo campionato, Peter Sauber e la squadra italiana di Faenza hanno annunciato grandissime novità sulle loro vetture in vista dell’imminente Gran Premio del Giappone.

Sauber ha così spiegato il perché la C31 subirà drastiche modifiche: “ Smuoveremo il cielo e l’inferno per questo sesto posto”.

A Faenza nessuno sta con le mani in mano, infatti è giunta notizia che la squadra ha intensificato le attività di crash test per lo sviluppo di un nuovo naso. Alguersuari aveva risposto precedentemente cosi:” Abbiamo fatto un passo avanti. Penso che possiamo provare ad attaccare la Sauber e cercare di finire il campionato davanti a loro”.

Sam Michael: “Maldonato ha dimostrato di meritare la F1”


Il capo tecnico della Williams Sam Michael, nonché prossimo direttore sportivo della McLaren, ha esposto i suoi complimenti al pilota venezuelano, smentendo le voci che indicavano il suo ingaggio con unico scopo finanziario.

Maldonato che ha debuttato quest’anno al posto di Hulkenberg è stato indicato come un’alternativa finanziaria grazie ai ricchi sponsor nazionali che lo sostengono, ma Michael che ammette il fatto che l’attuale Williams è meno competitiva di quella guidata da Hulkenberg, ha detto che in molte occasioni Maldonato ha impressionato riuscendo a lavorare in maniera vicina al suo compagno Rubens Barrichello.

Se si prendono le prime quattro o cinque gare, che è del tutto normale per qualsiasi rookie – io normalmente dico che esso ha bisogno di un paio di anni in F1 – ma si può sicuramente iniziare a vedere i segni se il ragazzo è in grado o non da metà stagione e Pastor Maldonato è sicuramente in grado”.

E se non fosse stato in quella categoria, non avremmo mantenuto la sua guida per il futuro” ha continuato Sam Michael Così vedo il ragazzo più forte l’anno prossimo quando conoscerà tutti i circuiti, perché è ancora in pendenza“.

Dire che la Williams sta prendendo le proprie decisioni sui piloti da un punto di vista finanziario non è propriamente corretto in questo momento, perché altrimenti non sarebbe stata la scelta dei driver che hanno“ha insistito il capo tecnico.

Penso che Williams farà le scelte migliori per l’azienda dai migliori risultati

Newey da record, la chiave dei successi in F1


Nato a Stratford-upon-Avon, lo stesso comune di William Shakespeare, sta per diventare il più grande progettista in Formula 1, battendo il record di titoli vinti. Lo Schumacher dei progettisti, si Adrian Newey è un vero genio.

Rory Byrne ne aveva vinti 7 tra Benetton e Ferrari nell’era d’oro di Schumacher, ma adesso Adrian Newey che già di 7 ne ha collezionati, si appresta a incassare l’ottavo titolo nel prossimo Gran Premio di Giappone.

La sua avventura in F1 inizia dopo la laurea all’università di Southampton nel 1980 all’età di 21 anni. Adrian, giovane ingegnere aerospaziale si affacciò così al mondo delle corse:” Ho scelto ingegneria aeronautica non per amore del trasporto aereo, ma per capire ciò che era più vicino alla Formula 1 rispetto a qualsiasi altro corso”. Dopo l’invio di diversi Curriculum finalmente la risposta. La prima e l’unica, fu chiamato nel quartier generale di Fittipaldi, vicino Londra, da li l’inizio della grande carriera.

Tutti lo vorrebbero in Formula 1, il presidente Montezemolo in un’intervista recente aveva detto che la Ferrari non ha bisogno di lui per vincere, ma la verità è che Maranello ha più volte corteggiato il progettista e puntualmente ha sempre ricevuto un ‘no’ secco.

Adrian ha davvero risposte originali ed estreme per i molti problemi che abbiamo quando si progetta una vettura di Formula 1” ha detto Ross Brawn, direttore alla Mercedes nonché uno tra i più vecchi rivali di Newey.

Anche Bernie Ecclestone ha apprezzato da sempre il talento nel costruire macchine eccezionali. Fu lui lo stesso a dire che fortunatamente negli 90 Schumacher e Newey non si trovavano nella stessa squadra, altrimenti avremmo assistito ad un dominio ventennale del pilota tedesco.

Oltre a gli otto titoli che Newey sta per collezionare, le sue macchine hanno raccolto 132 vittorie e 154 podi, il suo attuale contratto alla Red Bull lo lega attraverso una remunerazione di 10 milioni di euro a stagione, quasi 1 milione al mese.

Ecclestone elogia Vettel, stronca Ferrari e FOTA


Bernie Ecclestone e Christian Horner sono stati intervistati da F1.com per fare un riassunto sull’andamento stagionale di questo campionato. I due diversi per età hanno in comune il fatto di aver portato alla gloria due squadre in F1. Ecclestone con la Brabham ed Horner con l’attuale Red Bull ex Jaguar.

Ecclestone ha cambiato alcuni suoi punti di vista, tra questi il suo pilota preferito non è più Fernando Alonso, che anche quando correva in Renault dopo l’addio in McLaren riceveva i complimenti del britannico per la sua guida.

E’ Sebastian Vettel il pilota migliore in Formula 1 secondo Bernie Ecclestone e tra i restanti piloti non è da sottovalutare Mark Webber:” Non è giusto sminuire Mark davanti a Sebastian, perché a mio avviso è Sebastian il miglior pilota sulla griglia di partenza in questo momento”.

Poi si è tornati a parlare di Ferrari e di un possibile matrimonio con Vettel. Horner ridendo ha accolto i commenti di Ecclestone:” Vedendo la situazione come è adesso, (la Ferrari) potrebbe essere un mezzo adeguato per farlo rallentare….”.

Spieghiamo come si guadagna in Formula 1


I soldi fanno i soldi ed i pidocchi fanno i pidocchi” questo detto antichissimo è perfettamente applicabile al mondo della Formula 1, sul tema inerente alla remunerazione che le varie squadre percepiscono a termine stagione.

Basti fare l’esempio della Williams per capire tutto. Questo team in passato era uno tra i più forti ed attirava diversi sponsor, poi purtroppo ha subito un calo spaventoso e proprio in questo 2011 ha toccato il fondo con prestazioni al dir quanto pessime.

Dunque poco successo pochi soldi, ma è anche vero che pochi soldi non portano al successo, in quanto la macchina necessita studi ed investimenti monetari con una particolare costanza.

Il guadagno maggiore per un team di Formula 1 arriva dai media, quindi chi riesce ad attirare più sponsor attraverso il successo riesce anche a guadagnare di più e allo stesso tempo a rendere la sua disponibilità pubblicitaria più esclusiva.

Dott. Ceccarelli “Robert sarà un pilota di F1 nel 2012”


Il medico responsabile della riabilitazione di Robert Kubica sostiene con certezza che il pilota tornerà con “certezza” a guidare una Formula 1 nel 2012.

Ultimamente il ritorno del polacco è stato messo in discussione, dopo che il team principal della Renault , Eric Boullier, aveva prestabilito la data di scadenza entro la quale voleva una risposta per decidere la linea dei piloti per la stagione 2012.

Il dott. Riccardo Ceccarelli non è in grado di prestabilire con precisione una data, ma è sicuro che il suo paziente può ritornare alle corse:” Direi con certezza che Robert sarà un pilota di F1 nel 2012. Non posso dire quando sarà pronto, ma sarà tra i mesi di novembre e gennaio”.

Il problema principale per Robert sembra essere risolto, infatti il medico ha eliminato qualsiasi preoccupazione sul ripristino della funzionalità della mano destra.

Si, è grande, anche se la guarigione è graduale. Senza dimenticare che Robert ha subito lesioni a due dei tre nervi”.

Team F1 contrari al calendario 2012


La sfida che Bernie Ecclestone ha lanciato per l’anno prossimo è forse troppo ardua per le squadre di Formula 1, che attraverso la FOTA hanno annunciato il loro malcontento in cambio di ottenere qualche modifica.

Sembrerebbe che una lettera da parte della FOTA sia stata inviata ad Ecclestone e che il presidente della FIA Jean Todt abbia ribadito che il calendario in questione sia stato deciso senza rispettare il patto della Concordia.

La logistica è il problema che più preoccupa i protagonisti dello sport, infatti soprattutto nel finale di campionato e più precisamente dal 23 settembre si passa da scenari quali Singapore, Giappone, Corea, India, Abu Dhabi, Stati Uniti e Brasile. Solo nel mese di novembre, ovvero in un periodo di 4 settimane ci saranno 3 Gran Premi rispettivamente da disputare in 3 continenti diversi: Asia, Nord America, Sud America.

C’è un processo per la convalida del calendario e saremo coinvolti in questo perché c’è un problema di costo” ha spiegato la FOTA attraverso il vice presidente Eric Boullier Ci sono diverse proposte in questo momento, ma non è così facile spostare le date”.

Ecclestone ovviamente ha risposto come da copione, freddo e menefreghista:”Non c’è bisogno di andare la, se non si vuole. Le squadre vadano dalla polizia… sono fortunati se abbiamo le gare. In caso contrario, si ritirerebbero tutti dagli affari”.

Quale futuro per la Lotus-Renault?


Il team con sede ad Estone ha un passato confuso tanto quanto al suo futuro. Dopo che la Renault uscì di scena a fine 2009, a seguito dello scandalo del Crash-Gate, fu l’azienda Genii a comprare il team di F1. Questa dopo aver pagato i debiti a Renault ha chiesto la collaborazione del Gruppo Lotus, principalmente era una collaborazione che ancora tutt’oggi si limita ad una sponsorizzazione, ma si era previsto l’acquisizione completa del team.

Questo poteva succedere, ma a causa della questione del nome Lotus, in controversia con il team di Tony Fernandes, ci furono dei rallentamenti. In seguito la questione del nome è stata risolta e nonostante Fernandes avesse fatto intendere di cambiare il nome del suo team malese, sembra che ci siano dei problemi per l’attuale Renault nel convertire il suo nome in Team Lotus.

Così Genii aveva cercato delle alternative ed il governo francese sembrava avere ottime credenziali, in quanto si pensava volesse rilanciare l’immagine motoristica francese che da qualche anno non gode più ne di un GP, ne di un team, ne di un pilota. Questo ovviamente è molto difficile, perché in Francia presto ci saranno le elezioni e nessuno vuole impegnarsi con un investimento a lungo termine nel settore motor-sportivo.

Poi è nata un’altra storia. La Proton che detiene il Gruppo Lotus sembrava volesse vendere questo marchio, ma inizialmente nessuno voleva comprarlo, a causa dei debiti, poi però le soluzioni si sono intraviste in Tony Fernandes e in Genii.

Jackie Stewart tira le orecchie ad Hamilton


Secondo l’ex campione del mondo Jackie Stewart, Lewis Hamilton ha bisogno di tempo per sistemare la sua mente e migliorare la gestione dei problemi che girano intorno alla Formula 1. L’uomo non si spiega il perché il britannico non stia fornendo tutto il suo potenziale.

Sono un po’ confuso, perché Lewis sa di certo come guidare e ha un grande talento naturaleStewart ha detto “Ma se sei un grande pilota non puoi avere tanti episodi di seguito. E nessuno dei grandi piloti ha mai guidato in quel modo”.

L’incidente di gara è stata una cosa fuori luogo. Ha le competenze ed ha le capacità, ma purtroppo sta avendo troppo incidenti” l’ex campione si è poi riferito al passato “ Schumacher ha avuto lo stesso problema, ma tutti i grandi piloti, Fangio, Jim Clark, Niki Lauda, me, non abbiamo avuto molto incidenti”.

Hamilton che già recentemente aveva compromesso le sue gare, tamponato Massa Singapore esibendosi nel dopo guerra in un’accesa discussione col brasiliano, ma senza ignobili conseguenze.

Secondo Anthony Hamilton(il padre di Lewis) suo figlio ha bisogno di un buon manager che si occupi direttamente di lui, che assista alle gare e che lo accompagni durante i week-end. Anthony non è più il manager di suo figlio, ma di Paul Di Resta, mentre Lewis si è riferito ad una Agenzia.