Decreto Sviluppo bis, ecco le ultime sulla Rc auto

di gianni puglisi Commenta

In seguito a tutti i ritardi e i rinvii possibili, ecco che finalmente è stato definito il testo del decreto legge che sarà esaminato oggi dal Consiglio dei Ministri.

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Il Decreto Sviluppo bis si pone come scopo principale quello di mettere a disposizione dell’Italia un’agenda digitale che sfrutti un domicilio digitale e gli open data, partendo dall’istruzione digitale fino all’annullamento del cosiddetto digital divide. Vediamo, nello specifico, ciò che cambia sopratutto per quanto riguarda il settore delle automobili.

decreto sviluppo bis novità rc autoUNICA TIPOLOGIA DI CONTRATTO STANDARD

Il Decreto Sviluppo 2.0, infatti, ha dedicato buona parte dei suoi articoli al settore delle assicurazioni.
In primo luogo, la novità proposta è l’eliminazione del tacito rinnovo della Rc auto: in pratica, una volta che la propria Rc auto scade, l’assicurato dovrà provvedere ad effettuare un’esplicita richiesta di rinnovo.
Il Decreto Sviluppo dovrebbe proporre anche una nuova categoria di contratto standard, che prevede una formula base che non cambia mai, mettendo a disposizione del cliente la possibilità di decidere quali coperture aggiungere.
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In poche parole, alle compagnie di assicurazione resterebbe solamente la libertà di organizzare e formulare il tariffario.
L’intero procedimento dovrebbe essere proposto anche online, in maniera tale che la clientela abbia la possibilità di creare, passo dopo passo, la propria polizza Rc auto tramite il web, con pochi e semplici click del mouse.
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RUOLO DEGLI INTERMEDIARI RIDIMENSIONATO

D’altra parte, certamente, sarebbe fortemente ridimensionato il ruolo e l’utilità degli intermediari, che di solito ricevono le richieste della clientela per realizzare la polizza migliore in base alle esigenze degli stessi clienti.
Ecco spiegato il motivo per cui la UEA (Unione europea assicuratori) ha già fatto partire una battaglia per evitare che il ruolo dell’intermediario professionale venga di fatto ridimensionato e quasi oscurato del tutto.
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UEA chiede che il servizio di intermediazione professionale non subisca nessun cambio della guardia con degli strumenti informatici, dal momento che realizzare una polizza Rc auto vuol dire anche verificare centinaia di clausole, che devono essere chiarite da un professionista, in modo tale da garantire all’assicurato la piena comprensione ed una scelta in linea con le proprie esigenze e necessità.

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