F1 2012, alla Ferrari ora credono anche i bookmakers

di Redazione Commenta

Correre su pista va bene, ma correre con la fantasia forse rischia di far male. Alonso vuol rimanere con i piedi per terra, affermando che ha vinto solo grazie alla pioggia, ma intanto i bookmakers britannici cominciano a subodorare che il vento sta cambiando ed hanno cominciato a rivedere le proprie quotazioni. Alonso di certo non può essere il favorito alla conquista del titolo mondiale, ma il fatto che la sua quotazione sia scesa a 9, dopo essere stata in doppia cifra per settimane, la dice lunga.

Un altro elemento che permette di ripensare i pronostici è che dopo due gare fallimentari, il campione del mondo Vettel è sceso nelle preferenze al terzo posto, a 3,75, contro i 3,50 di Button e ai 2,75 del favorito Hamilton che è la vera sorpresa di questo avvio di campionato.

LA FERRARI CRESCE – Eppure le cose in casa Ferrari potrebbero davvero cambiare. Cambiano sulla fiducia, con Alonso che finalmente ha potuto misurarsi alla pari con gli altri team, in una gara in cui contava più il pilota che la macchina, ed ha dimostrato (come se ce ne fosse bisogno) di essere ancora il migliore. Ma cambiano anche con la macchina stessa, visto che proprio il pilota asturiano un mese fa affermò che il ritardo con le altre auto si sarebbe visto solo nelle prime gare, ma che poi sarebbe stato recuperato. L’essere andato a punti nel Gran Premio d’Australia è stato importante, il primo posto a Sepang è fondamentale, e se queste dovevano essere le gare difficili, chissà come saranno quelle facili.

Ma le cose cambiano anche nel team, finalmente perfetto nella strategia e nella comunicazione, a differenza della Red Bull che è andata in confusione con Vettel che ha dimostrato come, nonostante sia il campione in carica, quando non è supportato da una super-monoposto è limitato dalla maturità non ancora completa. Probabilmente in condizioni normali avremmo visto una gara diversa, ma siamo sicuri che per le prossime corse Alonso e i ferraristi stanno già provando la danza della pioggia.

Photo Credits | Getty Images

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