F1 2012, Sicurezza: i meccanici rischiano più dei piloti in pista

di gianni puglisi Commenta

Fortunatamente Ayrton Senna è stato l’ultimo pilota a chiudere un drammatico capitolo della Formula Uno.
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Un capitolo dove all’interno hanno lasciato la vita tantissimi uomini mentre correvano. La sicurezza è aumentata in modo sproporzionale, forse anche a discapito dello spettacolo stesso, ma è necessario evidenziare una nota negativa che non riguarda più la pista, ma la pit-lane, dove lavorano i meccanici e il resto del personale delle squadre di F1. L’incendio della Williams è forse l’evento più drammatico accaduto durante il Gran Premio della Spagna, ma è anche giusto fare delle considerazioni suoi diversi errori fatti durante alcuni pit-stop di questo fine settimana, dove alcuni meccanici, sotto pressione esercitata dai loro team hanno messo in serio pericolo la loro vita e quella dei rispettivi colleghi.


box williams fuoco
INCENDIO WILLIAMS – 90 minuti dopo che Maldonado aveva tagliato il traguardo con la Williams, il box della squadra inglese è stato incendiato per cause ancora da chiarire. Fortunatamente non ci sono state conseguenze gravi, ma un rapporto della FIA ha contato al momento 31 feriti di cui uno grave per aver riportato ustioni di secondo grado. Il principio di incendio pare sia avvenuto nell’area dove sono depositati i carburanti e sembrerebbe che ad aver dato l’input sia stata un’esplosione di un componente del KERS.

team lotus f1 box

INCIDENTI PIT STOP – Aver proibito i rifornimenti durante i pit-stop ha incrementato la pressione esercitata dalle squadre sui meccanici incaricati di velocizzare i tempi dei cambi gomme. Ad ogni Gran Premio si assiste ad una vera e propria sfida tra chi è in grado di rimandare nel più breve tempo possibile il proprio pilota con gomme fresche.

Sportivamente parlando questo è un elemento molto importante che permette un’ulteriore coinvolgimento della squadra sui risultati generali della squadra, ma ovviamente ogni cosa ha un limite quando si travalica il confine della sicurezza.
Forse si sta esagerando e lo dimostra la ricerca sempre più disperata di tutti quegli attrezzi che permettano di velocizzare i pit-stop di qualche decimo vitale.

Il primo serio episodio è stato quello di Lewis Hamilton. Alla McLaren pare sia calata una maledizione sulla gomma posteriore sinistra e come il Bahrain ci sono state delle complicazioni, solo che in questa occasione il pilota durante la ri-partenza ha urtato la ruota appena sostituita rimbalzando con la propria macchina. Hamilton è riuscito a controllare la vettura che fortunatamente è stata sballottata per pochi attimi senza recare danno a chi l’accerchiava.

Il secondo episodio si è verificato alla Sauber con Sergio Perez. Il messicano durante la ri-partenza dalla sosta ha trascinato il meccanico addetto alla sostituzione della gomma posteriore destra. Anche in questa occasione l’uomo travolto non ha riportato conseguenze, anzi è stato prontamente cosciente nel segnalare l’ok ai responsabili per permettere al pilota di continuare la sua gara.
La Formula Uno è sinonimo di perfezione, ma è importante ricordare che lo sport è composto da uomini i quali possono giustamente essere soggetti ad errori involontari come quelli nei box in Spagna. Eì necessario prendere in considerazione questi eventi, trovando se è possibile delle soluzioni ancor prima che accada il classico e triste incidente che successivamente porta a prendere i giusti provvedimenti.

Photo credits | Getty Images

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