F1 GP Spagna 2012, 5 gare 5 vincitori e Alonso torna leader

di gianni puglisi Commenta

Non accadeva dal 1983 vedere cinque piloti diversi vincere nei primi cinque eventi di Formula 1. In Spagna è toccato a Pastor Maldonado, quarto venezuelano nella storia dello sport automobilistico, il primo ad aver preso pole e vittoria.
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Anche la fase Europea ha dimostrato l’incapacità di poter definire un pilota o una macchina quali leader, a conferma che quest’anno il campionato è apertissimo e che a fare la differenza saranno l’interpretazione delle gomme e la bravura del pilota a saperle gestire in gara. La Ferrari è tornata veloce, ma non ancora sufficientemente per schiacciare la concorrenza. Alonso però comanda la classifica e sarà lui a fare la differenza nel prossimo appuntamento a Monte Carlo. A seguire la cronaca della gara.


gran premio spagna 2012
INIZIO GARA – La partenza ha visto scattare benissimo Alonso grazie all’efficientissima frizione che la Ferrari ha messo a disposizione dei suoi piloti. Maldonado incalzato dallo spagnolo ha perso così la prima posizione poco prima della curva e fino al secondo pit stop non è stato in gradi di rivelarsi quale minaccia per il ferrarista. Una buona partenza è stata pure quella delle due Mercedes, Rosberg è riuscito a risalire fino alla quarta posizione, mentre Schumacher dopo la prima fase di gara, al tredicesimo giro è stato autore di un incidente con Bruno Senna. Il tedesco in fase di sorpasso ha tamponato il posteriore della Williams compromettendo definitivamente la sua gara e quella del brasiliano. A macchina ferma il sette volte campione del mondo troverà sfogo nel brutto gesto di gettare il volante fuori dall’abitacolo. Amara invece la partenza di Sergio Perez, costretto a rientrare ai box per aver forato una gomma durante un contatto.
gran premio spagna 2012 alonso
PARTE CENTRALE – Nelle fasi successive della gara si sono messi in evidenza diversi elementi. La Red Bull ha riconfermato la perdita della supremazia e l’incapacità di capire i suoi difetti, tanto che Webber ha segnalato l’assenza di carico aerodinamico sull’anteriore. La sua gara è finita sull’orlo della zona punti. Strepitosa invece la rimonta di Lewis Hamilton. Se non fosse stato per la penalità del sabato pomeriggio, sicuramente l’inglese avrebbe avuto un’ottima occasione di vincere la gara, perché è riuscito ad arrivare in ottava posizione, davanti al suo compagno e con una sosta in meno rispetto a tutti gli altri.

LA SVOLTA – Intorno al 27mo giro si sono verificate le condizioni che hanno permesso a Maldonado di conquistare la prima posizione. Il pilota rientrato per il suo secondo pit-stop ha montato le gomme dure, con le quali è riuscito a scatenarsi facendo segnare il giro record. Nello stesso tempo Fernando Alonso è stato rallentato nella fase di doppiaggio dqlla Marussia di Pic. Il francese successivamente verrà penalizzato per non essersi spostato, mentre il ferrarista rientrerà in pista in seconda posizione con un distacco di 7 secondi dalla Williams.

La penalità alla Marussia non è stata l’unica della giornata. Anche Vettel e Massa sono stati vittima di un drive- through per non aver alzato il piede durante l’esposizione delle bandiere gialle. Fino ad allora Felipe è stato autore di una gara discreta fuori dalla zona punti. Più che altro il brasiliano stava riuscendo a contenere la rimonta di Hamilton, mantenendolo distante dai punti.
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GRANDE FINALE – A dieci giri dalla fine della gara Alonso ha tentato l’attacco a Maldonado, ma pur con l’ausilio del DRS, lo spagnolo non è stato in grado di avvicinarsi . A fare la differenza la freddezza del venezuelano e la supremazia in termini di trazione della Williams, in particolare proprio all’entrata del rettilineo principale dove è possibile utilizzare l’ala mobile. Saltata la possibilità di vincere la gara, Fernando a pochi giri dal traguardo si è dovuto difendere dalla sensazionale rimonta di Raikkonen, il quale dopo una gara conservativa a causa della sbagliata strategia, ha cavalcato a tempi di record i giri finali riducendo drasticamente il distacco con i primi.

Per la Ferrari un’occasione persa, ma il Cavallino può vantare il fatto di aver ritrovato competitività grazie ai test del Mugello e soprattutto il ritorno di Alonso in prima posizione, insieme a Vettel, nella classifica piloti. Per la Williams un grande ritorno al successo, dopo un’assenza durata diversi anni. L’ultima vittoria risale al 2004 in Brasile con Juan Pablo Monotya.

Photo credits | Getty Images

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