Formula 1, Ferrari: Alonso e Domenicali non si vogliono arrendere. “Ci sono ancora 6 finali”

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Le speranze della Ferrari e di Alonso di riaprire definitivamente il Mondiale, sono malamente affondano nella dispettosa pioggia di Spa, che ha caratterizzato un GP ricco di errori e complicazioni. Lo spagnolo vede così aumentare il distacco dalla vetta, dopo un GP terminato contro le barriere della pista delle Ardenne, “logica” conclusione di un week end infelice, che prima dello schianto fatale, lo vedeva rincorrere in ottava posizione: il solco di 20 punti dal leader Webber prima di Spa, adesso è diventato un solco di 41 lunghezze da Hamilton, insediatosi in testa al Mondiale dopo la vittoria in Belgio.

Domenicali però non si arrende, trovando amara soddisfazione nel fatto che anche altri due concorrenti per il titolo hanno segnato uno zero nella casella dei punti dopo la gara di Spa, grazie a Vettel, che ha fatto fuori sé e prima ancora l’incolpevole Button. Il posto di Massa, non può però bastare. “Abbiamo raccolto meno punti del previsto – dice Domenicalie verificato che le novità introdotte non hanno prodotto le attese migliorie, ma ogni gara è diversa e può sempre succedere di tutto: siamo lì e non dobbiamo mollare. In fondo nel 2007 (la vittoria iridata di Raikkonen) eravamo messi molto peggio“. Non mollare mai: principale caratteristica da sempre della professionalità e dell’impegno della scuderia del Cavallino: ma la Ferrari a tutt’oggi appare ancora troppo indietro nelle prestazioni – nessuna pole stagionale e due soli giri veloci, come le vittorie – e ogni volta che arriva una variabile impazzita come a Spa, quasi sempre il finale ha il sapore amaro della disfatta. “La gara di Alonso è stata compromessa dal tamponamento di Barrichello all’inizio – aggiunge Domenicali -. é un miracolo che la vettuta abbia retto, ma da lì ha iniziato una rimonta con una macchina non perfetta“.

Lo stesso Alonso non ci sta, non vuol sentir parlare di resa. D’altronde in una stagione in cui in ogni Gp accade di tutto, ogni possibilità. Compresa quella di una clamorosa rimonta della Ferrari. Lo spagnolo vuole crederci, specialmente in vista di Monza vuole spargere ottimismo per i tifosi e respinge le accuse di aver rischiato troppo. “Dovevo rischiare – ha detto – un ottavo posto non sarebbe stato significativo. Se dopo il botto con Barrichello la pioggia fosse aumentata, con le intermedie che avevo appena montato avrei tratto un grande vantaggio sugli altri“. “Non credo di sbagliare più dei mio standard o dei miei rivali“, ha detto lo spagnolo dopo il GP. D’altronde Hamilton che è in testa, di errori ne ha fatti pochi, ma di “furbate” tante; Vettel in Belgio ha fatto l’ennesima azione scriteriata dopo il botto con Webber della Turchia e ha sul groppone pure la partenza sbagliata di Silverstone e il drive through di Budapest; Button si espone poco, quindi sbaglia in proporzione; Webber tranne l’incidente con Hamilton in Australia e il volo su Kovalainen a Valencia ha poco da rimproverarsi.

A Monza però, davanti ai suoi tifosi, Alono non può più sbagliare. Sia per onorare l’appuntamento con il GP di casa, sia per lasciare aperte le speranze. Lo spagnolo, ultimo a -41 del quintetto di vertice dice che “il Mondiale è ancora possibile, ci sono sei finali e bisogna provarci“. Alla fine mancano 6 finali: hai visto mai…

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