Formula 1, FOTO GP Malesia

di Redazione Commenta

Foto: AP/LaPresse

Bottino pieno per Sebastian Vettel: dopo l’affermazione in Australia, il tedesco campione del mondo si aggiudica anche il Gran premio della Malesia nel corso del quale l’avversario più pericoloso è stato Jenson Button, giunto secondo a poco più di tre secondi dal primo. La Renault si conferma terza forza piazzando, stavolta, sul podio Nick Heidfeld mentre il russo Vitalj Petrov rimane vittima di un brutto incidente in seguito al quale resta con il volante in mano. Incolore la prova delle Ferrari: meglio Felipe Massa di Fernando Alonso.

Il brasiliano conclude al quinto posto dopo una prova senza infamia e senza lode, lo spagnolo si piazza alle spalle del compagno di squadra dopo aver compromesso la corsa sul finale: era terzo, il vice campione del mondo, quando resta imbrigliato in un piccolo incidente che gli fa perdere tre posizioni. Era in lotta con Lewis Hamilton e pareva davvero poterselo lasciare alle spalle: il pilota inglese della McLaren era in evidente difficoltà di gomme, ma proprio nell’attimo in cui il sorpasso pareva materializzarsi, Alonso ha toccato con il suo alettone la macchina di Hamilton, distruggendo mezza monoposto e finendo nuovamente ai box per tornare in pista alle spalle di Massa.

Capitolo Maranello: si è avuta la percezione, dopo le difficoltà della vigilia, che la vettura potesse essere competitiva con Red Bull e McLaren. In più momenti della gara la Rossa ha messo i suoi piloti in condizione di mostrare le unghie ma Alonso paga, per la seconda volta consecutiva, una partenza infelice (di tutt’altro approccio lo sprint delle Renault, con Petrov da ottavo a quinto e Heidfeld da sesto a secondo). Tirare le somme in vista dell’imminente gara di domenica prossima, si correrà a Shanghai, è un passaggio inevitabile: il compito del Cavallino è quello di far vedere che i progressi di prestazione accennati su questa pista sono concreti.

La serie di immagini che raccontano gli attimi vissuti nel corso del Gran premio di Malesia.

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