Formula 1, i romani bocciano il Gran Premio. 85% dei contrati all’Eur

di Redazione Commenta

I numeri sono davvero clamorosi. Ben l’85% dei residenti romani ha bocciato il progetto di un Gran Premio di Formula uno nella Capitale. Numeri che neanche gli organizzatori del referendum, il Partito Democratico, probabilmente si aspettava e sperava di ottenere. Una bocciatura in piena regola dunque, che rischia di far precipitare definitivamente l’iniziativa di Federlazio.

I MOTIVI? INQUINAMENTO E RUMORE – Di questo 85%, buona parte è stata una spinta di scelte di tipo politico, ma molti dei contrari hanno anche cercato di far capire i motivi della bocciatura. Così, dinanzi a chi ignorava del tutto il motivo del referendum (pochi per fortuna), la maggior parte ha cercato di dare una spiegazione più che accettabile: il rumore delle monoposto e l’inquinamento.

“LA VOCE DEL POPOLO” – Ovviamente soddisfatti gli organizzatori del referendum che, spostando naturalmente il discorso gran premio nella lotta politica, riportano comunque all’attenzione del comitato promotore del progetto formula uno la volontà popolare. I romani non vogliono il Gran Premio di Roma: “La voce di così tanti cittadini non può rimanere inascoltata. Si ricordi che a votare non sono stati solo elettori del Pd e del centrosinistra“. Queste le parole del segretario del Pd di Roma Marco Miccoli. Un nuovo capitolo nell’infinita storia del Gran Premio di Roma. Un progetto che, come sempre, sta dividendo l’intero paese e creando non poco imbarazzo anche nei vertici della Fia.

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