Formula 1, la Mercedes a due facce. Shumi deluso, Rosberg sulle stelle

di Redazione Commenta

Il sette volte campione del mondo Michael Schumacher, pilota della Mercedes, ha palesato tutto il suo scontento e la sua delusione dopo le qualifiche per il Gran Premio di Turchia, quarta prova del mondiale di Formula 1. Schumacher, infatti, domani partira’ in quarta fila. Il 42enne tedesco aveva però lasciato sperare dopo l’ultima sessione delle prove libere del mattino, dove era arrivato secondo, ma poi, nelle qualifiche, non e’ riuscito a ripetere l’impresa, quando il compagno di squadra e connazionale Nico Rosberg e’ stato decisamente piu’ veloce di lui, piazzandosi in seconda fila nella griglia di partenza. ”Non sono per niente contento, essendo cosi’ lontano, il che e’ un po’ insolito. Non ha funzionato niente”, ha detto Schumacher. La pista, ha aggiunto, ”era certamente migliore rispetto a questa mattina, ma non siamo riusciti a riprodurre quello che abbiamo fatto in mattinata. Abbiamo bisogno di capire cosa sta succedendo”.

Siamo tornati”. E’ un Nico Rosberg sorridente quello che si gode la crescita della Mercedes Gp, sugellata dal terzo posto nelle qualifiche del Gp di Turchia. ”Sono molto soddisfatto”, ha dichiarto il pilota di Wiesbaden, che domani scattera’ alle spalle delle due Red Bull del connazionale Sebastian Vettel e dell’australiano Mark Webber. ”E’ bello vedere che stiamo facendo progressi. Se pensiamo a dove eravamo nella prima gara dell’anno, ci rendiamo conto che stiamo imparando dagli errori e che stiamo sfruttando il potenziale della monoposto. La squadra sta facendo un ottimo lavoro, ma ancora non siamo al livello a cui vogliamo arrivare”, dice preparandosi a lottare sin dalle prime battute. ”Partiro’ al massimo, sono sul lato pulito della pista. Provero’ a passare Webber e vediamo cosa succede. Le Red Bull sono piu’ veloci anche in gara, ma noi siamo in grado di elaborare una strategia valida e io ho risparmiato un set di gomme in qualifica”, afferma. E’ nero, invece, l’umore di Michael Schumacher. L’ottava posizione in griglia non va affatto bene: ”Le cose non hanno funzionato per niente. Non avevo grip, ho fatto fatica gia’ nel Q2. Dobbiamo capire cosa succede: piu’ spingevo e meno grip trovavo”, dice il 42enne.

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