Formula 1, la Pirelli appoggia Ecclestone: “Bagnare le piste? Perché no…”

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Tutto si può dire del patron della F1, Bernie Ecclestone, tranne che non si impegni a fondo nella ricerca di nuove soluzioni per tentare di rendere più avvincente e spettacolare le gare del Circus. D’altronde, la cronica assenza di ‘pathos’ nei GP è un problema presente da anni in Formula 1: ed anche se nelle ultime stagioni qualcosa di meglio si è visto, rispetto al recente passato, l’obiettivo é quello di provare a migliorarsi sempre. L’ultima idea avuta da Bernie Ecclestone, quella di bagnare le piste per favorire i sorpassie rendere imprevedibile le corse, è apparsa se non proprio provocatoria, quantomeno bizzarra. Eppure non tutti hanno risposto picche. Del resto, non va sottovalutato che la proposta di Ecclestone è stata già attuata dalla Pirelli, proprio in occasione dei test di Abu Dhabi in preparazione alla prossima stagione. “E’ vero che ne ho parlato con Bernie – ammette a Sky Sport 24 Paul Hembery, Pirelli Motorsport DirectorDovrebbe essere utilizzato un sistema particolare e moderno per bagnare la pista e non quella delle autobotti ma l’idea è fattibile. Pericoloso? No, è come la pioggia naturale. I piloti dovrebbero cambiare le gomme, fare la strategia, anzi in pista la pioggia sarebbe controllata contrariamente a quanto accade per quella naturale, potrebbe venire fuori uno spettacolo vero. Secondo me Ecclestone l’idea l’aveva avuta un po’ di tempo fa, le nostre prove ad Abu Dhabi sono state interessanti da questo punto di vista ed è probabile che la riproponga“.  Hembery si é poi soffermato sui risultati raggiunti in questi test pre-stagionali: “Per i piloti ci sono dei cambiamenti. Loro erano abituati a fare un solo cambio gomme, a noi è stato chiesto di aumentarli e quindi dobbiamo fare gomme che non possono resistere per più di 25 giri. Per noi è abbastanza difficile, sarebbe più facile realizzare una gomma che duri per tutta la gara. Ho sentito dire da qualcuno che avremo circa 4-5 cambi gomme a gara e non è vero, ma 2/3 sicuramente sì. Anni fa si facevamo tre pit-stop quindi non è una novità e Schumacher vinceva le gare facendo una buona strategia. Secondo me verrà fuori una cosa molto interessante. Chi si trova meglio? E’ presto per dirlo, i top team hanno tutti macchine nuove, in ogni prova ci sono miglioramenti“.

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